“NON DI SOLO PANE VIVE L’UOMO, MA DI OGNI PAROLA CHE ESCE

DALLA BOCCA DI DIO”

 LA PAROLA DI OGNI GIORNO

Tutti i confratelli, ogni giorno alle 12.00, ovunque siano, si ritrovano nella preghiera:

“ANGELUS…”

L’Angelo del Signore portò l’annunzio a Maria  –Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo

AVE MARIA….

Eccomi, sono la serva del Signore – Si compia in me la tua parola                                                                                                                                                                               

             AVE MARIA…..

E il Verbo di Dio si fece carne – E venne ad abitare in mezzo a noi                                                                                                                                                                                   

       AVE MARIA…..

Prega per noi, Santa Madre di Dio – Perchè siamo resi degni delle promesse di Cristo.

 

PREGHIAMO: Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre, tu, che nell’annuncio dell’Angelo ci hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore. AMEN

Gloria al Padre (3 volte) – L’eterno riposo…

 

PREGHIERA PER IL GIUBILEO DELLA MISERICORDIA

(Papa Francesco)

Signore Gesù Cristo, Tu ci hai insegnato a essere misericordiosi come il Padre celeste, e ci hai detto che chi vede Te vede Lui. Mostraci il tuo Volto e saremo salvi. Il tuo sguardo pieno di amore liberò Zaccheo e Matteo dalla schiavitù del denaro; l’adultera e la Maddalena da porre la felicità solo in una creatura; fece piangere Pietro dopo il tradimento, e assicurò il Paradiso al ladrone pentito. Fà che ognuno di noi ascolti come rivolta a sé la parola che dicesti alla samaritana: “Se tu conoscessi il dono di Dio!”

Tu sei il Volto visibile del Padre invisibile, del Dio che manifesta la sua onnipotenza soprattutto con il perdono e la misericordia: fà che la Chiesa sia nel mondo il volto visibile di Te, suo Signore, risorto e nella gloria. Hai voluto che i tuoi ministri fossero anch’essi rivestiti di debolezza per sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore: fà che chiunque si accosti a uno di loro si senta atteso, amato e perdonato da Dio.

Manda il tuo Spirito e consacraci tutti con la sua unzione perchè il Giubileo della Misericordia sia un anno di grazia del Signore e la tua Chiesa, con rinnovato entusiasmo, possa portare ai poveri il lieto messaggio, proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libertà e ai ciechi restituire la vista.

Lo chiediamo per intercessione di Maria Madre della Misericordia, a Te che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. AMEN

 

MESE di SETTEMBRE:

Giovedì 1     

1 Corinti 3,18-23 “Tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio”

Lc 5,1-11 “Lasciarono tutto e lo seguirono”

Signore nostro Dio, fonte di gioia per chi cammina nella tua lode, donaci un cuore semplice e docile, a immagine del tuo Figlio, per divenire discepoli della sapienza e compiere solo e tutto ciò che a te piace”. AMEN

 

Venerdì 2

1 Corinti 4,1-5 “Il Signore manifesterà le intenzioni dei cuori”

Lc.5,33-39 “Gesù chiede un radicale cambiamento di mentalità”

 

O Dio che crei e rinnovi l’universo, donaci di trarre dal nostro tesoro che è il   Vangelo del tuo Figlio, cose antiche e cose nuove, per essere sempre fedeli alla tua verità e camminare in novità di vita nel tuo Spirito”. AMEN

 

Sabato 3

Memoria di San Gregorio Magno, Papa  (Roma 540-12 marzo 604)

1 Corinti 4,6b-15 “Che cosa possiedi che tu non l’abbia ricevuto?”

Lc. 6,1-5 “Il Signore ha superiorità su tutte le leggi, è Signore del sabato”.

 

“O Dio che guidi il tuo popolo con la soavità e la forza del tuo amore, per intercessione del Papa San Gregorio Magno dona il tuo Spirito di sapienza a coloro che hai posto maestri e guide nella Chiesa, perché il progresso dei fedeli sia gioia eterna dei pastori.” AMEN

 

Domenica 4

XXIII del T.O.  e III del salterio

 “Se uno viene a me e non mi ama più di…..non può essere mio discepolo”

“L’amore a cui ci invita Gesù è una misura molto alta. Ma non ne possiamo sentire tanto il peso quanto il dono da accogliere e da vivere nel quotidiano. E’ facendo esperienza di questo amore che il cuore trova la pace. “Tardi ti amai bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti amai.  Tu eri dentro di me ed io fuori. Lì ti cercavo. Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue crature. Eri con me ed io non ero con te. Mi tenevano lontano da te le tue creature, inesistenti se non esistessero in te. Mi chiamasti e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti e il tuo splendore dissipò la mia cecità; diffondesti la tua fragranza ed io respirai e anelo verso di te; gustai ed ho fame di te; mi toccasti e arsi di desiderio della tua pace”.

                       

Sapienza 9,13-18 “Solo con lo Spirito del Signore si può conoscere la sua volontà”

Filemone 9b-10.12-17 “L’amore fraterno, in Cristo, deve legare tutti.”

Lc. 14,25-33 Cosa esige la sequela di Gesù? “Chi non rinuncia a tutti i suoi avere, non può essere mio discepolo”

 

O Dio tu sai come a stento ci raffiguriamo le cose terrestri, e con quale maggiore fatica possiamo rintracciare quelle del cielo; donaci la sapienza del tuo Spirito perchè, da veri discepoli, portiamo la nostra croce ogni giorno dietro il Cristo tuo Figlio”. AMEN

Dopo i giorni del riposo che sono anche occasione per un rivedere, alla luce della Parola, la nostra vita cristiana, ci ritroviamo questa Domenica.


4 Settembre
per celebrare la

FESTA di

S.MARIA delle GRAZIE,

 “titolare” del VIRGINIOLO.

Opera Francescana della Pietà 8

 

Alle 16,30: adorazione eucaristica e Vespri.

Alle 17,30 S.Messa e Processione mariana.

Quest’anno, per la festa titolare, avremo la gioia di incontrare la Madre Generale delle Suore Orsoline Francescane di Mangalore, Madre Susheela Sequeira che servono la nostra Comunità alla Casa Francescana di Campi Bisenzio e al Virginiolo.

Nel ringraziarle per quanto donano ai nostri “vecchini” ci uniremo a loro nella preghiera e ascolteremo le testimonianze sull’impegno missionario e di servizio verso i più poveri in India e in tanti altri Paesi del mondoche esse svolgono.

Come piccolo segno di gratitudine, noi  contribuiremo al loro lavoro con le offerte raccolte alla S.Messa

preghiera  A SANTA MARIA DELLE GRAZIE

– O Celeste Tesoriera di tutte le grazie, Madre di Dio e Madre mia Maria, poichè sei la Figlia Primogenita dell’Eterno Padre e tieni in mano la sua onnipotenza, muoviti a pietà dell’anima mia e concedimi la grazia per cui  fervidamente ti supplico.

AVE MARIA…….

– O Misericordiosa Dispensatrice delle grazie divine Maria Santissima,Tu che sei la Madre dell’Eterno Verbo Incarnato, il quale Ti ha coronata della Sua immensa Sapienza, considera la grandezza del mio dolore e concedimi la grazia di cui ho tanto bisogno. 

AVE MARIA……..

– O Amorosissima Dispensatrice delle grazie divine, Immacolata Sposa dell’Eterno Spirito Santo, Maria Santissima, Tu che da Lui hai ricevuto un cuore che si muove a pietà dell’umane sventure e non può resistere senza consolare chi soffre, muoviti a pietà dell’anima mia e concedimi la grazia, che io aspetto con piena fiducia dalla Tua immensa bontà.  

AVE MARIA…….

– O Maria Tesoriera di tutte le grazie, rifugio dei poveri peccatori, consolatrice degli afflitti, speranza di chi spera e aiuto potentissimo dei cristiani, io ripongo in Te ogni mia fiducia e sono sicuro che mi otterrai da Gesù la grazia che tanto desidero, qualora sia per il bene dell’anima mia. 

SALVE REGINA……

 

Lunedì 5  Festa di

Santa Madre Teresa di Calcutta

14352074_1063688257082600_4710112036790403167_o

Sono come una piccola matita nelle Sue mani, nient’altro. E’ Lui che pensa. E’ Lui che scrive. La matita non ha nulla a che fare con   tutto questo. La matita deve solo poter essere usata”

Martedì 6    

1 Cor.6,1-8 “E’ già una sconfitta avere liti tra voi! Perchè non subite piuttosto ingiustizie?”

Lc.6,12-19 “Passò tutta la notte pregando e scelse i dodici apostoli”.


“O Padre,tu solo sai di cosa abbiamo bisogno;unifica nel tuo Spirito le nostre voci, in comunione con la Vergine Madre 
e tutti i santi e accorda i nostri cuori alla preghiera del giusto tuo servo,Gesù Cristo, che fu esaudito per la sua pietà.” AMEN

 

Mercoledì 7

 1Cor.7,25-31 “Il tempo si è fatto breve…Passa infatti la figura di questo mondo”

Lc.6,20-26 “Beati i poveri. Guai a voi, ricchi”


“O Dio tu sei nostro Padre e noi siamo la tua famiglia; apri le nostre menti alla comprensione della tua parola,
e donaci un cuore docile a quanto oggi ci dirà il tuo Spirito”. AMEN

 

 

Giovedì 8 Settembre

FESTA DELLA NATIVITA’ DI MARIA SS.MA

Opera Francescana della Pietà 10

La festa probabilmente ebbe inizio a Gerusalemme ed introdotta poi anche a Costantinopoli Fu introdotta anche a Roma da Papa Sergio I nel VII° secolo. Tale festa celebra l’edificazione del tempio in cui viene accolto il Creatore, “giacché una dimora ospitale è stata disposta per il Verbo creatore di tutte le cose (…) Per Colui che intreccia le stagioni con i tempi e gli anni, viene preparato un incontro nuziale”.      Teodoro Studita, Abate (Costantinopoli 759 – Calkite, 826). 

Dio, prendendo a compassione la propria opera, dette le leggi e i profeti. Rimasto però tutto inutile, decise di mandare il proprio Figlio e Verbo per assumere forma umana e liberare gli uomini dalle mani del diavolo. A questo fine dispose la nascita di Colei che avrebbe generato nella carne il suo Figlio, Maria, l’immacolata Madre di Dio”

“Oggi (…)la creatura è preparata al Creatore come sua divina dimora. La natura che prima era stata ridotta in terra oggi riceve l’inizio della divinizzazione, e la polvere si affretta a correre in alto verso la gloria suprema… Oggi Adamo che presenta per noi a Dio la primizia proveniente da noi, gli offre Maria!” (Andrea di Creta 8° secolo)

E’ giorno di gioia per tutti, per tutto il cosmo:

“Esulta o Adamo per mezzo della Madre di Dio! Tu che a causa di una donna fosti ingannato dal serpente, a causa di una donna schiaccerai il serpente. (…) Nel paradiso un albero e una donna furono il motivo del tuo esilio; ora invece,un legno e una donna sono per te richiamo da quell’esilio… Una donna fatta dalle mani stesse di Dio ti ingannò; ora invece una donna nata dal seme di Gioacchino e portata nel seno di Anna, senza seme genererà il vincitore della morte, lo sterminatore di colui che ci aveva reso schiavi”. (Giovanni di Eubea, 8° secolo)

Preghiera per la nativita’ di Maria Santissima

O Maria Santissima, eletta e destinata Madre dell’unigenito Figlio del Padre, preannunciata dai Profeti, attesa dai Patriarchi e desiderata da tutte le genti, sacrario e vivo tempio dello Spirito Santo, sole senza macchia perchè concepita senza peccato, Signora del cielo e della terra, Regina degli Angeli, umilmente Ti veneriamo e ci rallegriamo dell’annuale ricorrenza della tua felicissima nascita. Ti supplichiamo di venire spiritualmente a nascere nelle anime nostre, affinché prese dalla tua affabilità e dolcezza, vivano sempre unite al tuo amabilissimo cuore. AMEN

 

Per l’Opera Francescana, questo giorno è un giorno di grande gioia:

 E’ IL 37° ANNIVERSARIO DELLA CASA  FRANCESCANA DI CAMPI BISENZIO

 

013-4-copia-2

 

E’ il trentasettesimo anniversario (8 settembre 1979) dell’inaugurazione, da parte del Vescovo della nostra Diocesi il Cardinal BENELLI, della CASA FRANCESCANA fondata da DEMARISTA come risposta obbediente a Maria: “Questa è la Casa e tu la dirigerai”

Non possiamo che cantare il nostro ringraziamento al Signore per questa meraviglia della Sua infinita Provvidenza e fare dolce memoria della sua diletta figlia Demarista!

Ringraziamo con gioia Maria Santissima e preghiamo con il cuore, come faceva Lei rendendoci disponibili alla volontà del Signore (“Fate quello che Egli vi dirà”) togliendo da noi tutte le spinte al male  e aprendoci sempre più alla fiducia e alla sicura speranza nella Sua intercessione.

  • Alla CASA FRANCESCANA di Campi Bisenzio:

Al mattino:

ore 9:30: Rosario meditato  e omaggio floreale alla Madonna.

Al pomeriggio:

ore 16:00:  Adorazione Eucaristica – “TE DEUM”

ore 17:30: S.Messa di ringraziamento e per la glorificazione di Demarista; Preghiera di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.

ore 21:00: Veglia di preghiera per le vocazioni sacerdotali e religiose

Quest’anno, in questa ricorrenza, viene benedetta e collocata alla Casa Francescana,  una bellissima immagine di Demarista, opera di un confratello pittore, Fulvio Taccini al quale va tutto il nostro affettuoso GRAZIE!

 

Michea 5,1-4 “Partorirà Colei che deve partorire…”

Romani 8,28-30 “Noi sappiamo che tutto concorre bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno”

Mt.1,1-16.18-23 “Il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo”


“O Dio,donaci i tesori della tua misericordia e poiché la maternità della Vergine ha segnato l’inizio della nostra salvezza, la festa della sua Natività cvi faccia crescere nell’unità e nella pace”.  
AMEN

 

 

Venerdì 9

1Cor.9,16-19.22b-27  “La vita cristiana è come una corsa e una lotta. La mèta sarà il premio eterno promesso dal Signore”.

Lc.6,39-42 “Se non ci siamo purificati noi per primi, non ci è le accusare nessuno”.


“O Dio,vera luce della nostra coscienza, in te solo sappiamo ciò che è bene; il tuo Spirito ci salvi dall’oscura notte del male in cui nessuno può operare, perché camminiamo come figli della luce sulle orme del tuo Cristo”. AMEN

 

Sabato 10

1Cor.10-14-22 “Noi siamo, benchè molti, un solo corpo: tutti infatti  partecipiamo all’unico pane”.

Lc.6,43-49 “Perchè mi invocate: Signore! Signore! e non fate quello che dico a voi?”

           

“O Padre che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i   tuoi figli di adozione,
perchè a tutti i credenti in Cristo  sia data la vera libertà e l’eredità eterna”. AMEN

 

Lunedì 12

SS. NOME DI MARIA

img_0569-1-copia

Nessun nome è bello è consolante come il nome della mamma!” Maria, Madre mia stringimi a te,difendimi nei pericoli e guidami alla gioia di incontrare il tuo Gesù”.

1 Cor.11,17-26.33 “Se vi sono divisioni tra voi, il vostro non è più un mangiare la cena del Signore”.

Lc.7,1-10 “Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto”.
O Padre, principio e modello di unità e di vita, fà di noi una cosa solo come il tuo Figlio è una cosa sola in te; il tuo Spirito ci renda perfetti nell’amore, perché il mondo creda in colui che tu hai mandato, Gesù Cristo nostro Signore”. AMEN

 

Martedì 13

San Giovanni Crisostomo, Vescovo
(Antiochia 350 – 14 Settembre 407 in esilio nel Ponto)

1Cor.12-12-14.27-31 “Voi siete corpo di Cristo e ognuno secondo la propria parte, sue membra”

Lc.7,11-17 “Fu preso da grande compassione.. e le disse – Non piangere!- poi disse – Ragazzo dico a te, alzati!”


“O Dio sostegno e forza di chi spera in te, che ci hai dato in San Giovanni Crisostomo un  vescovo mirabile per l’eloquenza 
e per l’invitta costanza nelle persecuzioni, fà che il popolo cristiano, illuminato dalla tua dottrina, sappia imitare la sua fortezza evangelica”. AMEN

 

Mercoledì 14

Festa della ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE

domenica-10-luglio

“Cristiano riconosci la tua dignità!”  Non è tua, è di ciò che Cristo ha seminato in te; non è tua, è di ciò che un amore folle fino alla morte di croce, ha fatto germogliare in te; non è tua, è di una       storia senza fine della misericordia infinita di Dio. Egli tocca il fango e lo fa oro, tocca la pietra e diventa topazio, tocca la tenebra e diventa luce.”
(Mon.Giuliano Agresi “Pellegrini dell’Assoluto” EDB, 1995)

L’ottimismo cristiano ha un canocchiale che arriva al cuore del Dio Salvatore. L’ottimismo sorge dalla croce. La croce è lo strumento definitivo che Cristo ha sperimentato per amare follemente. Croce, per noi, vuol dire purificazione, amore concreto, impegno, per cui il nostro sguardo arriva a vedere la profondità delle cose con la misura della “gloria” di Cristo risorto che ha, nel corpo glorioso, le ferite del Calvario”.
(Mon.Giuliano Agresi “Pellegrini dell’Assoluto” EDB, 1995)


Numeri 21,4b-9 
“Chiunque sarà stato morso e guarderà il serpente, resterà in vita”

Gv.3,13-17 “Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in Lui abbia la vita eterna”

“Di null’altro mai ci glorieremo se non della croce di Gesù Cristo, nostro Signore: egli è la nostra salvezza, vita e resurrezione; per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati”.

 

Giovedì 15

B.V.MARIA ADDOLORATA (Memoria)

“Ave Maria, piena di dolori, Gesù crocifisso è con Te, Tu sei degna di compassione fra tutte le donne e degno di compassione è il frutto del seno tuo , Gesù. Santa Maria, Madre di Gesù crocifisso, ottieni a noi, crocifissori del Figlio tuo lacrime di sincero pentimento, adesso e nell’ora della nostra morte. ” AMEN

1Cor.15,1-11Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture...”

Lc.2,33-35 “..e anche a te una spada trafiggerà l’anime, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori”.


“O Padre, che accanto al tuo Figlio, innalzato sulla croce, hai voluto presente la sua Madre Addolorata:
fà che la santa Chiesa associata con Lei alla passione del Cristo, partecipi alla gloria della resurrezione.” AMEN

 

Venerdì 16

Santi Cornelio, Papa e Cipriano, Vescovo martiri (I° sec)

1Cor. 15,12-20 “Se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni  tra voi che non vi è risurrezione dei morti?  (..) Ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati”.

Lc.8,1-3 “C’erano con Lui e i Dodici alcune donne (…) che li servivano con i loro beni”.


“O Dio che hai dato al tuo popolo i santi Cornelio e Cipriano, pastori generosi e martiri  intrepidi, con il loro aiuto rendici forti e perseveranti nella fede, per collaborare assiduamente all’unità della Chiesa.” AMEN

 

Sabato 17

1Cor. 15,35-37.42-49 “Ciò che tu semini non prende vita se prima non muore”.

Lc.8,4-15  “Un’altra parte cadde (del seme) sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto. (..) Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti”.


“O Dio che hai creato e governi l’universo, fà che sperimentiamo la potenza della tua misericordia,
per dedicarci con tutte le forse al tuo servizio”. AMEN

 

Domenica 18 

XXV del T.O. e I del salterio

Gesù Cristo da ricco che era, si è fatto povero per noi perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.


Amos 8,4-7 “Certo, non dimenticherò mai tutte le loro opere”.

Sal. 112 “Benedetto il Signore che rialza il povero”.

1 Timoteo 2,1-8 “Voglio dunque che in ogni luogo gli uomini preghino,alzando al cielo mani pure, senza collera e senza polemiche”.

Lc.16,1-13 “Nessun servitore può servire due padroni (..) Non potete servire Dio e la ricchezza”.


“O Padre che ci chiami, ad amarti e servirti come unico Signore, abbi pietà della nostra condizione umana;
salvaci dalla cupidigia delle ricchezze, e fà che alzando al cielo mani libere e pure,
ti rendiamo gloria con tutta la nostra vita”. AMEN

 

Lunedì 19      

Proverbi 3,27-34 “Il Signore ha in orrore il perverso”.

Lc.8,16-18 “Fate attenzione dunque, a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere”.


“O Dio che nell’amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge,
fà che osservando i tuoi comandamenti, meritiamo di entrare nella vita eterna”. AMEN

 

Martedì 20 

Memoria dei martiri coreani: ANDREA KIM, PAOLO CHONG e compagni

            Oggi si ricorda anche le STIMMATE di San Pio da Pietrelcina:

“La mattina di venerdì 20 settembre 1918, pregando davanti al Crocifisso del coro della vecchia chiesa, ricevette il dono delle STIMMATE che rimasero aperte e sanguinanti per mezzo secolo. Divenne così in tutto assimilato al suo Signore testimoniandolo con amore infinito a tutte le creature bisognose della Sua santa misericordia.”

“Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli”.

Proverbi 21,1-6.10-13 “Agli occhi dell’uomo, ogni sua via sembra diritta, ma chi scruta i cuori è il Signore”.

Lc.8,19-21 “Mia Madre e i miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica”.


“O Dio, creatore e salvezza di tutte le genti, che hai chiamato a far parte dell’unico popolo di adozione i figli della terra coreana e hai fecondato il germe della fede cattolica con il sangue dei santi martiri Andrea Kim e Paolo Chong e compagni, per il loro esempio e la loro intercessione, rinnova i prodigi del tuo Spirito e concedi anche a noi di perseverare fino alla morte nella via dei tuoi comandamenti”. AMEN

 

Mercoledì 21

FESTA DI SAN MATTEO APOSTOLO ed EVANGELISTA

“Dice il Signore: non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori”

“Andate e predicate il Vangelo a tutte le genti, battezzatele e insegnate loro a osservare tutte le cose che vi ho comandato”


Efesini 4,1-7.11-13
 “Un solo corpo e un solo spirito,come una sola è la speranza alla  quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio e Padre di tutti”.

Mt. 9,9-13 “Non sono i sani che hanno bisogno del medico ma i malati. Andate a  imparare che cosa vuol dire ‘Misericordia io voglio e non sacrifici’. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti ma i peccatori”.


“O Dio che nel disegno della tua misericordia, hai scelto Matteo il pubblicano e lo hai costituito Apostolo del Vangelo, concedi anche a noi, per il suo esempio e la sua intercessione, di corrispondere alla vocazione cristiana e di seguirti fedelmente in tutti i giorni della nostra vita”. AMEN

 

Giovedì 22

Qoelet 1,2-11 “Vanità delle vanità: tutto è vanità (…). Quel che è stato sarà e quel che si è fatto si rifarà. Non c’è niente di nuovo sotto il sole.”

Lc.9,7-9 “Giovanni l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?”


“O Dio, Padre della luce, creatore del sole e degli astri, fonte dell’intelligenza e della fede,  fà che tutti gli uomini, 
mossi dallo Spirito Santo, ti cerchino con cuore sincero e vedano la tua salvezza preparata da te davanti a tutti i popoli”. AMEN

 

VENERDI’ 23 SETTEMBRE

SAN PIO DA PIETRELCINA, Sacerdote

Opera Francescana della Pietà 2

 

Nacque a Pietrelcina vicino Benevento il 25 maggio 1887 Entro nei Frati Minori Cappuccini il 6 gennaio 1903 e ordinato Sacerdote nella Cattedrale di Pietrelcina nel 1910. Il 28 Luglio 1916 fu inviato al Convento di San Giovanni Rotondo, sul Gargano in Puglia. Vi rimarrà fino alla morte.

Il 20 settembre 1918 ricevette le Stimmate che rimasero fino alla sua morte. Svolse il suo ministero sacerdotale in preghiera e l’umiltà perfetta servendo il popolo di Dio attraverso la direzione spirituale, la riconciliazione dei penitenti e l’attenzione specialmente ai malati e ai poveri. Fondò i “GRUPPI DI PREGHIERA” e la “CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERENZA”. Pienamente configurato a Cristo crocifisso, portò a compimento il suo cammino terreno il 23 Settembre 1968.

L’ULTIMA NOTTE

Transito di Padre Pio

“Nella cella, al superiore che gli chiese come si sentisse, padre Pio potè rispondere: Male, male figlio mio. Solo la tomba mi manca. Sto più di là che di quà.

Notte del 22 settembre. Padre Pio, a letto, vuole accanto a se padre Pellegrino da S.Elia a Pianisi. Come un bambino presa dalla paura, a mezzanotte supplica padre Pellegrino di restare con lui. Ogni qual tratto domanda quale ora sia. Dopo mezzanotte lo prega di celebrare la Messa del nuovo giorno per lui. Fa la sua confessione. Implora padre Pellegrino di chiedere perdono, per lui, ai confratelli, per i fastidi dati; di chiedere ai confratelli e ai figli spirituali una preghiera per la sua anima. Dichiara di voler benedire tutti: i suoi frati, i suoi figli spirituale, i suoi malati, la sua sorella suor Pia, i suoi nipoti e le loro famiglie.Chiede di rinnovare l’atto della professione religiosa. C’è, quasi l’ansia di metter tutto a posto, per andarsene in…tranquillità.

Verso l’una implora di lasciare il letto e di porsi sulla sedia, nella ricerca di respirare con più facilità. Si alza: Senza bisogno di essere sostenuto esce spedito “come un giovane” dalla cella e s’avvia verso il terrazzino nel quale si sofferma per cinque minuti, seduto sulla poltrona, girando gli occhi attorno come se stesse cercando qualcosa.Vuole rientrare nella cella. Sfinito , appesantito, nel tentativo di rialzarsi constata: “NON CE LA FACCIO”. Dalla poltrona viene adagiato sulla sedia a rotelle, riportato in cella e riposto sulla poltrona. Il suo viso si fà sempre più bianco. Il sudore bagna la fronte, sempre più fredda. Le labbra che si fanno sempre più livide, si muovono per dire in continuità: “GESU’! MARIA!”

Constatando il progressivo peggioramento, padre Pellegrino accenna di muoversi per andare a chiamare qualche altro confratello. “NON SVEGLIARE NESSUNO!” padre Pio gli raccomanda. Tuttavia padre Pellegrino è in corsa febbrile per invocare il superiore. Sono circa le due. Nella cella attorno a padre Pio, abbandonato sulla poltrona, stanno il superiore padre Carmelo da S.Giovanni in Galdo, padre Pellegrino, frà Guglielmo, il medico dottor Sala. Si ode il respiro affannoso, difficile, leggermente rantolante. Accorrono altri: padre Raffaele da S.Elia a Pianisi, suo confessore, padre Marciano da Santa Croce di Magliano, padre Paolo da S.Giovanni Rotondo che gli amministra l’Unzione degli Infermi. Sono presenti anche il dottor Giuseppe Gusso, Direttore sanitario della Casa Sollievo della Sofferenza e il dottor Giovanni Scarale che gli praticano la respirazione assistita. Ed è presente anche il suo nipote Mario Pennelli.

Si prega. In giaculatorie si intrecciano i Santissimi Nomi di Gesù e di Maria. Padre Pio, afflosciato sulla poltrona, vestito del suo abito francescano, stringendo tra le dita la corona del rosario, china ancora di più la testa sul petto. Non respira più. Sono le due e trenta del lunedì 23 settembre 1968. Si spenge. Il dottor Giuseppe Gusso, presente al trapasso, lo definisce “il più dolce” che egli abbia mai visto.”

“Sacerdoti del Signore, benedite il Signore, Santi e umili di cuore, lodate Dio!”


Geremia 9,22-23

Così dice il Signore: ” Non si vanti il saggio della sua saggezza e non si vanti il forte della sua forza non si vanti il ricco delle sue ricchezze. Ma chi vuol gloriarsi si vanti di questo, di avere senno e di conoscere me, perché io sono il Signore che agisce con misericordia, con diritto e con giustizia sulla terra; di queste cose mi compiaccio”.

Sei tu, Signore, l’unico mio bene.

Galati 6,14-18

Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio. D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: difatti io porto le stimmate di Gesù nel mio corpo. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli.

Ti benedico, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.

Mt.11,25-30

In quel tempo Gesù disse: Ti benedico, Padre, Signore del cielo e della terra, perchè hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Si, o Padre, perchè così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero”.


PREGHIAMO:

“O Dio, che a San Pio da Pietrelcina, sacerdote cappuccino,

hai donato l’insigne privilegio di partecipare, in modo mirabile,

alla passione del tuo Figlio, concedimi per sua intercessione,

la grazia … che ardentemente desidero;

e soprattutto donami di essere conforme alla morte di Gesù

per giungere poi alla gloria della resurrezione”. AMEN

 

Sabato 24

Qoelet 11,9-19.8 “Ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che ritorni la polvere alla terra e il soffio vitale torni a Dio”.

Lc.9,43b-45 “Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini.
Essi però non capivano queste parole.”


O Dio che nella risurrezione del tuo Figlio, hai aperto all’umanità il varco dalla morte alla vita,
donaci di sperimentare nel nostro quotidiano morire la potenza della sua risurrezione”. AMEN

 

Domenica 25

XXVI del T.O. e II del salterio

Guidami, luce gentile, attraverso l’oscurità che mi circonda, guidami tu. La notte è oscura e io sono lontano da casa. conducimi tu, guida i miei passi. Non chiedo di vedere orizzonti lontani, un solo passo mi basta. Mai sono stato come ora sono, nè ti ho pregato di farmi da guida. Amavo scegliere il mio cammino, ma ora: conducimi tu! Amavo l’apparenza sfarzosa e, disprezzando la paura, l’orgoglio dominava la mia volontà. Non ricordare i giorni passati. Sono certo, Amore che mi guiderai attraverso paludi e brughiere, monti e torrenti, finchè la notte svanirà, e all’alba mi sorrideranno quei visi angelici che ho a lungo amato e che più non vedo”. (Beato John Henry Newman)

Amos 6,1a.4-7 “Guai agli spensierati di Sion e a quelli che si considerano sicuri”.

Salmo 145 “Loda il Signore anima mia”.

1 Timoteo 6,11-16 “Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede”.

Lc. 16,19-31 (Il ricco gaudente e il povero Lazzaro) “Figlio, ricordati che nella vita tu hai ricevuto i tuoi beni e Lazzaro i suoi mali. Ma ora in questo modo lui è consolato; tu invece sei in mezzo ai tormenti. (…..) Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non
saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”.
O Dio, tu chiami per nome i tuoi poveri, mentre non ha nome il ricco epulone; stabilisci con giustizia la sorte di tutti gli oppressi, poni fine all’orgia degli spensierati e fà che aderiamo in tempo alla tua Parola, per credere che il tuo Cristo è risorto dai morti e ci accoglierà nel tuo Regno“. AMEN

Lunedì 26

Giobbe 1,6-22 “Il Signore ha dato; il Signore ha tolto: sia benedetto il nome del Signore”

Lc.9,46-50 “Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato.
Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande.”


“O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, continua a effondere su di noi la tua grazia,
perchè, camminando verso i beni da te promessi, diventiamo partecipi della felicità eterna”. AMEN


Martedì 27    

Memoria di SAN VINCENZO DE’ PAOLI
(Dax-Francia 1581-Parigi 1660)

Figlio di una povera famiglia di contadini fu indirizzato alla vita ecclesiastica: allora costituiva l’unica possibilità di promozione sociale.  Studiò dai Francescani di Dax e all’Università di Tolosa. Diventato sacerdote a soli 19 anni. Fu a Roma nel 1600 e fece altri viaggi anche avventurosi, stando ad alcuni racconti. La sua vera conversione avvenne tra gli anni 168-1617. Fu determinante l’incontro con Pierre de la Berulle che lo indirizzo verso coloro che lavoravano per la riforma della Chiesa di Francia. La sua preghiera divenne intensa e autentico il suo amore al Signore che lo aveva, per vie misteriose, voluto suo sacerdote. Grande fervore ebbe nell’Eucarestia celebrata e vissuta nell’avvicinare ed aiutare i poveri, i diseredati e i piccoli. Nel 1617 fondò un’Associazione laicale per assistere i poveri: nascevano le COMPAGNIE DELLA CARITA’ che tanto hanno fatto e fanno ancora per i fratelli in difficoltà.  Si raccolse intorno a lui un gruppo di sacerdoti che condividevano l’ideale di evangelizzare i poveri e le masse contadine, nelle missioni popolari: LA CONGREGAZIONE DELLA MISSIONE. Fondò, con l’aiuto di Luisa di Marillac (anch’essa una Santa) nel 1633, una comunità femminile: LE FIGLIE DELLA CARITA’ che hanno poi ispirato molte altre congregazioni religiose dediche alla missione e alla carità.
In San Vincenzo davvero c’è unità, come chiede il Signore, tra amore di Dio e amore del Prossimo! tra “amore affettivo e amore effettivo” come lui diceva: “Molti si lusingano con la loro immaginazione eccitata, si contentano delle soavi conversazioni che hanno con Dio nell’orazione, ne parlano anzi come angeli; ma usciti di lì, se si tratta di lavorare per Iddio, di soffrire, di mortificarsi, di distruire i poveri, di andare alla ricerca della pecorella smarrita, di essere lieti se sono privi di qualche cosa, di accettare le malattie o qualche altra disgrazia, ahimé, non c’è più nulla, il coraggio manca“. E ancora: “Non mi basta amare Dio se il mio prossimo non lo ama.”


Giobbe 3,1-3.11-17.20-23
 “Là i malvagi cessano di agitarsi, e chi è sfinito trova riposo”.

Lc.9,51-56 “Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme”.


“O Dio, che per il servizio dei poveri e la formazione dei tuoi ministri hai donato al tuo sacerdote san Vincenzo dè Paoli lo Spirito degli Apostoli, fà che animati dallo stesso  fervore, amiamo ciò che egli ha amato e mettiamo in pratica i suoi insegnamenti”. AMEN

 

Mercoledì 28

Giobbe 9,1-12.14-16 “Io, anche se avessi ragione, non potrei rispondergli, al mio giudice dovrei domandare pietà”.

Lc.9,57-62 “Ma Gesù gli rispose: nessuno che mette mano all’aratro e poi si  volge indietro è adatto per il Regno di Dio”.


“Ma io Signore, a te grido aiuto e al mattino viene incontro a te la mia preghiera. Perché, Signore mi respingi? Perché mi nascondi il tuo volto?”

 

Giovedì 29 

FESTA DEI SANTI MICHELE, GABRIELE E RAFFAELE Arcangeli

Dalle “OMELIE SUI VANGELI” di San Gregorio Magno

“Si deve sapere che il termine’angelo’ denota l’ufficio, non la natura. Infatti quei santi spiriti della patria celeste sono sempre spiriti, ma non si possono chiamare sempre angeli, perchè solo allora sono angeli quando per mezzo loro viene dato un annuzio. Quelli che arrecano annunzi ordinari sono detti angeli, quelli invece che annunziano i più grandi eventi son chiamati arcangeli. Per questo alla Vergine Maria non viene inviato un angelo qualsiasi, ma l’arcangelo Gabriele. Era ben giusto, infatti che per questa missione fosse inviato un angelo trai maggiori, per recare il più grande degli annunzi. A essi vengono attribuiti nomi particolari, perchè anche dal modo di chiamarli appaia quale tipo di ministero è loro affidato. Nella santa città del cielo, resa perfetta dalla piena conoscenza che scaturisce dalla visione di Dio Onnipotente, gli angeli non hanno nomi particolari che contraddistinguano le loro persone. Ma quando vengono a noi per qualche missione, prendono anche il nome dell’ufficio che esercitano. Cosi MICHELE significa: “Chi è come Dio?”, GABRIELE: “Fortezza di Dio”, e RAFFAELE: “Medicina di Dio”.

Apocalisse 12,7-12a “Scoppiò una guerra nel cielo: Michele e suoi Angeli combattevano contro il drago.”

“Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria!”

Gv.1,47-51 “Poi rispose a Natanaele: in verità vi dico, vedrete il cielo aperto e gli Angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’Uomo”.


“O Dio che chiami gli Angeli e gli uomini a cooperare al tuo disegno di salvezza, concedi a noi pellegrini sulla terra la protezione
degli spiriti beati, che in cielo stanno davanti a Te per servirti e contemplano la gloria del tuo Volto”. AMEN

 

PREGHIAMO

Glorioso Arcangelo Michele, principe delle milizie celesti, difendici contro tutti i nostri nemici visibili e invisibili e non permettere mai che cadiamo sotto la loro crudele tirannia.

San Gabriele Arcangelo, tu che giustamente sei chiamato la forza di Dio, poiché sei stato scelto per annunciare a Maria il mistero in cui l’Onnipotente doveva manifestare meravigliosamente la forza del tuo braccio, facci conoscere i tesori racchiusi nella persona del Figlio di Dio, e sii nostro messaggero presso la sua Madre Santissima.

San Raffaele Arcangelo, guida caritatevole dei viaggiatori, tu che con la potenza divina operi miracolose guarigioni, degnati di guidarci nel corso del nostro pellegrinaggio terreno e suggeriscici i veri rimedi che possono guarire le nostre anime e i nostri corpi. AMEN

 

Venerdì 30

Memoria di San GIROLAMO, Sacerdote e Dottore della Chiesa

Giobbe 38,1.12-21; 40,3-5 “Giobbe prese a dire al Signore: Ecco, non conto niente: che cosa ti posso rispondere? Mi metto la mano sulla bocca.”

Lc.10,13-16 “Chi ascolta voi, ascolta me e chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato.”


“O Dio, che hai dato al sacerdote san Girolamo una conoscenza viva e penetrante della Sacra Scrittura, fà che il tuo popolo
si nutra sempre più largamente della tua Parola, e trovi in essa una sorgente di vita”. AMEN