Opera Francescana della Pietà

AVVISO

Ricordiamo a tutti che

OGNI GIOVEDI’ alle 21.00

nella Cappella del Cuore Immacolato di Maria,

alla Casa Francescana di Campi Bisenzio

c’è la

VEGLIA DI PREGHIERA e S.MESSA

per chiedere al Signore le vocazioni sacerdotali e religiose nella nostra Opera

Facciamo di tutto per non mancare.

Opera Francescana della Pietà 2San Francesco, acrilico, olio, matita, foglia oro su legno , Fulvio TacciniDemarista Parretti

Ricordiamo anche che ricomincia,

con MARTEDI’ 31 Gennaio alle 21,15

al VIRGINIOLO,

 l’ INCONTRO  di APPROFONDIMENTO e di PREGHIERA

sulla PAROLA della DOMENICA

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In queste settimane del Tempo Ordinario, vi invito a meditare il tema del “DISCEPOLATO”  

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Chi è il “DISCEPOLO di GESU’ ?”

II Settimana Tempo Ordinario

(15-21 Gennaio)

In questa settimana accogliamo due brani:

Mc.8,34-38   e  Mt.7,21-29  

 

 PRIMO BRANO:

RINNEGARSI PER SEGUIRE GESU’.

 Vangelo di Marco 8,34-38

Convocata la folla, insieme ai suoi discepoli, disse loro: SE QUALCUNO VUOL VENIRE DIETRO DI ME RINNEGHI SE STESSO, PRENDA LA SUA CROCE E MI SEGUA. PERCHE’ CHI VORRA’ SALVARE LA PROPRIA VITA, LA PERDERA’, MA CHI PERDERA’ LA PROPRIA VITA PER CAUSA MIA E DEL VANGELO, LA SALVERA’.

CHE GIOVA INFATTI ALL’UOMO GUADAGNARE IL MONDO INTERO, SE POI PERDE LA PROPRIA ANIMA? E CHE COSA POTRA’ MAI DARE UN UOMO IN CAMBIO DELLA PROPRIA ANIMA?

CHI SI VERGOGNERA’ DI ME E DELLE MIE PAROLE DAVANTI A QUESTA GENERAZIONE ADULTERA E PECCATRICE, ANCHE IL FIGLIO DELL’UOMO SI VERGOGNERA’ DI LUI, QUANDO VERRA’ NELLA GLORIA DEL PADRE SUO CON GLI ANGELI SANTI”

 

 

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SECONDO BRANO:

I VERI DISCEPOLI

Vangelo di Matteo 7,21-29

“NON CHIUNQUE MI DICE:SIGNORE, SIGNORE, ENTRERA’ NEL REGNO DEI CIELI, MA COLUI CHE FA LA VOLONTA’ DEL PADRE MIO CHE E’ NEI CIELI.

MOLTI MI DIRANNO IN QUEL GIORNO: SIGNORE, SIGNORE, NON ABBIAMO NOI PROFETATO NEL TUO NOME E CACCIATO DEMONI NEL TUO NOME E COMPIUTO MOLTI MIRACOLI NEL TUO NOME? IO PERO’ DICHIARERO’ LORO: NON VI HO MAI CONOSCIUTI; ALLONTANATEVI DA ME, VOI OPERATORI DI INIQUITA’.

PERCIO’ CHIUNQUE ASCOLTA QUESTE MIE PAROLE E LE METTE IN PRATICA, E’ SIMILE AD UN UOMO SAGGIO CHE HA COSTRUITO LA SUA CASA SULLA ROCCIA. CADDE LA PIOGGIA, STRARIPARONO I FIUMI, SOFFIARONO I VENTI E SI ABBATTERONO SU QUELLA CASA, ED ESSA NON CADDE, PERCHE’ ERA FONDATA SOPRA LA ROCCIA

CHIUNQUE ASCOLTA QUESTE MIE PAROLE E NON LE METTE IN PRATICA, E’ SIMILE AD UN UOMO STOLTO CHE HA COSTRUITO LA SUA CASA SULLA SABBIA. CADDE LA PIOGGIA, STRARIPARONO I FIUMI, SOFFIARONO I VENTI E SI ABBATTERONO SU QUELLA CASA, ED ESSA CADDE, E LA SUA ROVINA FU GRANDE”.

 

 

ACCOGLI IL SIGNORE CHE TI PARLA

 022Prova ad usare questo semplice metodo, sapendo tuttavia che la preghiera è dono dello “Spirito che grida dentro di noi Abbà, Padre” (e  non frutto di un nostro sforzo metodologico: i metodi si imparano, ma la preghiera ci è donata!)

Al mattino cerca di  darti un primo momento per LEGGERE il brano della Parola, con calma, consegnandoti ad essa, con la consapevolezza che è il Signore che vuol parlarti ed entrare nella tua vita.

Poniti quindi alla sua reale presenza e in ascolto sereno.

Il “come” lui ci parla, lo si comprende sempre più scoprendo il “perchè” ci parla:

Dio, tenerissimo  Padre, vuol liberare la nostra vita dal caos profondo, dalla frantumazione dei “colori impazziti” per la nostra incompiutezza, dalla contradizione dell’essere nativamente “per” l’altro, ed invece, nelle scelte concrete dei giorni, ci costruiamo “fuori” dell’altro o “contro” l’altro.

La Parola ci riconcilia interiormente, ci chiarifica e ci toglie dalla mortale solitudine nella quale ci conduce questa sottile spinta alla chiusura che è il nostro peccato..  

Lascia che la Parola entri nel tuo cuore durante il tuo impegno quotidiano.

Al pomeriggio, se puoi, sosta un momento a rileggere e scrivi solo le parole che il brano ti ha fatto risuonare nel cuore.  Alla sera, pregando in abbandono di figlio, chiedi al Signore la luce del suo Spirito Amore, per far diventare vita ciò che ti ha svelato di te in rapporto con Lui e, in Lui, in rapporto con i fratelli.

NELLA III SETTIMANA

(23-28 Gennaio)

Nei prossimi giorni, accogliamo e meditiamo, seguendo lo stesso metodo che ti abbiamo proposto, i  seguenti brani biblici:

PRIMO BRANO:

beati

Mt.5,1-16

1 Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. 2 Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
3 «Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4 Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
5 Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
6 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7 Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8 Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9 Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10 Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.13 Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.14 Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, 15 né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. 16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.

Di contrasto, il mondo ci propone ben altre beatitudini.

Prova ad elencarle e vedi se hanno ancora influenza su di te.

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AVVISO

Sabato 28, al Virginiolo, dalle 15.00 alle 17.00: RITIRO SPIRITUALE

Cocluderemo con la celebrazione della Santa Messa

La Sacra Bibbia – Mt5,1-12 (C.E.I., Nuova Riveduta, Nuova Diodati)
NOTA:
  • Matteo presenta gl’insegnamenti di Gesù in 5 grandi “discorsi”  impartiti da Lui in diverse circostanze e a destinatari diversi. Matteo poi li raggruppa insieme per avere un quadro unitario e completo del Suo insegnamento etico anche per facilitare la predicazione e l’insegnamento della Chiesa. 
  • Questo primo  “DISCORSO” è conosciuto come il “DISCORSO DELLA MONTAGNA” e comprende i capitoli 5, 6 e 7 del Vangelo di Matteo.
  • In esso vengono presentate le fondamentali richieste etiche che Gesù  rivolge a chi lo vuole seguire.
  • Gesù è  come un nuovo Mosè: Egli dà al suo nuovo popolo le sue leggi e ad esso affida le sue promesse. 
  • I due proverbi, in forma di piccole parabole, definiscono la missione dei discepoli di Gesù: sale e luce.
  • Come il sale anche i discepoli devono dar sapore, “influire” sul  mondo aiutandolo a scoprire il senso della vita. E come il sale preserva dalla corruzione gli alimenti, così essi devono preservare il mondo dalla corruzione mediante la loro buona testimonianza.
  • La luce è Cristo e i discepoli sono luce del mondo perché hanno la sua Parola. Essi non devono spengerla ma farla risplendere con la vita.

SECONDO BRANO

(Mt.5,17-19)

17 «Non pensate che io sia venuto ad abrogare la legge o i profeti; io non sono venuto per abrogare, ma per portare a compimento. 18 Perché in verità vi dico: Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure un iota o un solo apice della legge passerà, prima che tutto sia adempiuto. 19 Chi dunque avrà trasgredito uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma colui che li metterà in pratica e li insegnerà, sarà chiamato grande nel regno dei cieli.

Cosa significa per me “radicalismo cristiano”, il seguire il Vangelo “senza commento”?

E’ forse un seguire Gesù oltre le mie forze e con le sole mie capacità?

 

NOTA:
Gli insegnamenti di Gesù erano così nuovi, rivoluzionari che potevano recare in coloro che li ascoltavano, l’idea di dover disprezzare l’antica legge. Ma Gesù afferma con chiarezza: “Non sono venuto per abolire, ma per dare compimento..”  Qual’è il compimento della Legge? Non il suo sminuzzamento concreto in mille e mille eccezioni e “sotto-leggi”, come facevano Scribi e Farisei, ma nell’accettarla nella sua totalità come volonta del Padre: “Avete inteso che fu detto….Ma io vi dico”.