DOMENICA delle PALME

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L’ingresso di Gesù in Gerusalemme apre l’ultimo tratto della vita di Gesù, visto come compimento delle promesse dei Profeti e delle attese del Messia, legate non ai successi momentanei della dinastia davidica, ma alla figura del servo fedele di Dio.

(Vedi nella Rubrica “CELEBRAZIONI”)

Dai “Discorsi” di sant’Andrea di Creta, Vescovo

 Venite, e saliamo insieme sul monte degli Ulivi, e andiamo incontro a Cristo che oggi ritorna da Betània e si avvicina spontaneamente alla venerabile e beata passione, per compiere il mistero della nostra salvezza.
Viene di sua spontanea volontà verso Gerusalemme. È disceso dal cielo, per farci salire con sé lassù «al di sopra di ogni principato e autorità, di ogni potenza e dominazione e di ogni altro nome che si possa nominare» (Ef 1, 21). Venne non per conquistare la gloria, non nello sfarzo e nella spettacolarità, «Non contenderà», dice, «né griderà, né si udrà sulle piazze la sua voce» (Mt 12, 19). Sarà mansueto e umile, ed entrerà con un vestito dimesso e in condizione di povertà.
Corriamo anche noi insieme a colui che si affretta verso la passione, e imitiamo coloro che gli andarono incontro. Non però per stendere davanti a lui lungo il suo cammino rami d’olivo o di palme, tappeti o altre cose del genere, ma come per stendere in umile prostrazione e in profonda adorazione dinanzi ai suoi piedi le nostre persone. Accogliamo così il Verbo di Dio che si avanza e riceviamo in noi stessi quel Dio che nessun luogo può contenere. Egli, che è la mansuetudine stessa, gode di venire a noi mansueto. Sale, per così dire, sopra il crepuscolo del nostro orgoglio, o meglio entra nell’ombra della nostra infinita bassezza, si fa nostro intimo, diventa uno di noi per sollevarci e ricondurci a sé.
Egli salì verso oriente sopra i cieli dei cieli (cfr. Sal 67, 34) cioè al culmine della gloria e del suo trionfo divino, come principio e anticipazione della nostra condizione futura. Tuttavia non abbandona il genere umano perché lo ama, perché vuole sublimare con sé la natura umana, innalzandola dalle bassezze della terra verso la gloria. Stendiamo, dunque, umilmente innanzi a Cristo noi stessi, piuttosto che le tuniche o i rami inanimati e le verdi fronde che rallegrano gli occhi solo per poche ore e sono destinate a perdere, con la linfa, anche il loro verde. Stendiamo noi stessi rivestiti della sua grazia, o meglio, di tutto lui stesso poiché quanti siamo stati battezzati in Cristo, ci siamo rivestiti di Cristo (cfr. Gal 3, 27) e prostriamoci ai suoi piedi come tuniche distese.
Per il peccato eravamo prima rossi come scarlatto, poi in virtù del lavacro battesimale della salvezza, siamo arrivati al candore della lana per poter offrire al vincitore della morte non più semplici rami di palma, ma trofei di vittoria. Agitando i rami spirituali dell’anima, anche noi ogni giorno, assieme ai fanciulli, acclamiamo santamente: «Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele».

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LUNEDI’ SANTO

LETTURE:

Isaia 42,1-7
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Così dice il Signore:
«Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterà il diritto alle nazioni.
Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta;
proclamerà il diritto con verità.
Non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra,
e le isole attendono il suo insegnamento.
Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia
e ti ho preso per mano;
ti ho formato e ti ho stabilito
come alleanza del popolo
e luce delle nazioni,
perché tu apra gli occhi ai ciechi
e faccia uscire dal carcere i prigionieri,
dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre».

Gv.12,1-11

1Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. 2E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. 3Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo.

Maddalena4Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: 5«Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». 6Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. 7Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura. 8I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». 9Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. 10I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Lazzaro, 11perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.

PREGHIAMO

Rendendo lode al Signore Gesù, affidiamo a lui le attese di tutti gli uomini:

Preghiamo dicendo: “SIGNORE GESU’, NOI TI PREGHIAMO”

  • PER TUTTI I NOSTRI FRATELLI E SORELLE CRISTIANI E PER TUTTI COLORO CHE NON CREDONO…

  • PER I SINGOLI, LE FAMIGLIE, I POPOLI CHE SONO NEL PIU’ PROFONDO DELL’ANGOSCIA E PER TUTTI COLORO CHE VANNO IN LORO AIUTO…

  • PER TUTTI COLORO CHE CONOSCONO LA TERRIBILE ESPERIENZA DI ESSERE DISPREZZATI E RIFIUTATI, E PER COLORO CHE VOLGONO SU DI ESSI UNO SGUARDO FRATERNO E SOLIDALE….

  • PER COLORO CHE AFFRONTANO LA MALATTIA E PER COLORO CHE HANNO PERDUTO UNA PERSONA CARA E PER COLORO CHE ACCOMPAGNANO LE FAMIGLIE NEL MOMENTO DEL DOLORE…

Dio Padre nostro, che hai ascoltato il grido del tuo Figlio nell’ora della Passione, ascolta anche coloro che oggi sono nel dolore e che Gesù ti presenta attraverso le nostre labbra. AMEN

 

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MARTEDI’ SANTO

LETTURE:

Is 49,1-6

Ascoltatemi, o isole,
udite attentamente, nazioni lontane;
il Signore dal seno materno mi ha chiamato,
fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome.
Ha reso la mia bocca come spada affilata,
mi ha nascosto all’ombra della sua mano,
mi ha reso freccia appuntita,
mi ha riposto nella sua faretra.
Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele,
sul quale manifesterò la mia gloria».
Io ho risposto: «Invano ho faticato,
per nulla e invano ho consumato le mie forze.
Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore,
la mia ricompensa presso il mio Dio».
Ora ha parlato il Signore,
che mi ha plasmato suo servo dal seno materno
per ricondurre a lui Giacobbe
e a lui riunire Israele
– poiché ero stato onorato dal Signore
e Dio era stato la mia forza –
e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo
per restaurare le tribù di Giacobbe
e ricondurre i superstiti d’Israele.
Io ti renderò luce delle nazioni,
perché porti la mia salvezza
fino all’estremità della terra».

Gv.13,21-33.36-38giuda

In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».
I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui.
Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte.
Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire».
Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».».

PREGHIAMO

IN TE SIGNORE MI SONO RIFUGIATO, MAI SARO’ DELUSO.

PER LA TUA GIUSTIZIA LIBERAMI E DIFENDIMI, TENDI A ME IL TUO ORECCHIO E SALVAMI.

SII TU LA MIA ROCCIA, UNA DIMORA SEMPRE ACCESSIBILE;

HAI DECISO DI DARMI SALVEZZA: DAVVERO MIA RUPE E MIA FORTEZZA TU SEI!

MIO DIO, LIBERAMI DALLE MANI DEL MALVAGIO.

SEI TU, MIO SIGNORE, LA MIA SPERANZA, LA MIA FIDUCIA, SIGNORE, FIN DALLA MIA GIOVINEZZA.

SU DI TE MI APPOGGIAI FIN DAL GREMBO MATERNO,

DAL SENO DI MIA MADRE SEI TU IL MIO SOSTEGNO.

LA MIA BOCCA RACCONTERA’ LA TUA GIUSTIZIA,

OGNI GIORNO LA TUA SALVEZZA CHE IO NON SO MISURARE!

FIN DALLA GIOVINEZZA, O DIO, MI HAI ISTRUITO 

E OGGI ANCORA

PROCLAMO LE TUE MERAVIGLIE.

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 MERCOLEDI’ SANTO

LETTURE: Is.50,4-9a

Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo,
perché io sappia indirizzare
una parola allo sfiduciato.
Ogni mattina fa attento il mio orecchio
perché io ascolti come i discepoli.
Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare confuso.
È vicino chi mi rende giustizia:
chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci.
Chi mi accusa? Si avvicini a me.
Ecco, il Signore Dio mi assiste:
chi mi dichiarerà colpevole?

Mt.26,14-25Giuda e diavoletti

In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù.
Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».

 

PREGHIAMO

O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi. Per te io sopporto l’insulto e la vergogna mi copre la faccia;

sono diventato un estraneo ai miei fratelli, uno straniero per i figli di mia madre.

Perché mi divora lo zelo per la tua casa, gli insulti di chi mi insulta ricadono su di me.

Mi sento venir meno. Mi aspettavo compassione ma invano, consolatori, ma non ne ho trovati.

Mi hanno messo veleno nel cibo e quando avevo sete mi hanno dato aceto.

Loderò il nome di Dio con un canto, lo magnioficherò con un ringraziamento,

vedano i poveri e si rallegrino; voi che cercate Dio, fatevi coraggio, perché il Signore ascolta i miseri

e non disprazza i suoi figli che sono prigionieri!

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GIOVEDI’ SANTO

Santa MESSA nella CENA DEL SIGNORE

LETTURE:

Es.12,1-8.11-14agnellino-foto-animali-immagine-041In quei giorni, il Signore disse a Mosè e ad Aronne nel paese d’Egitto: “Questo mese sarà per voi l’inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell’anno. Parlate a tutta la comunità di Israele e dite: il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. Se la famiglia fosse troppo piccola per consumare un agnello, si assocerà al suo vicino, al più prossimo della casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l’agnello, secondo quanto ciascuno può mangiarne.

Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell’anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre e lo serberete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l’assemblea della comunità d’Israele lo immolerà al tramonto. Preso un po’ del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull’architrave delle case, in cui lo dovranno mangiare. In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con azzimi e con erbe amare.

11 Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la Pasqua del Signore! 12 In quella notte io passerò per il paese d’Egitto e colpirò ogni primogenito nel paese d’Egitto, uomo o bestia; così farò giustizia di tutti gli dèi dell’Egitto. Io sono il Signore! 13 Il sangue sulle vostre case sarà il segno che voi siete dentro: io vedrò il sangue e passerò oltre, non vi sarà per voi flagello di sterminio, quando io colpirò il paese di Egitto.

14 Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione, lo celebrerete come un rito perenne”.

1Cor.11,23-26

23 Io, infatti, ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane

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24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». 25 Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me». 26 Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga

Gv.13,1-15

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 Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto.

 Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: “Signore, tu lavi i piedi a me?”. Rispose Gesù: “Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo”. Gli disse Simon Pietro: “Non mi laverai mai i piedi!”. Gli rispose Gesù: “Se non ti laverò, non avrai parte con me”. Gli disse Simon Pietro: “Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!”. 10 Soggiunse Gesù: “Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti”. 11 Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: “Non tutti siete mondi “.

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12 Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: “Sapete ciò che vi ho fatto? 13 Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. 14 Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. 15 Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi”.

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Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi”.

PREGHIAMO

O Dio giusto e buono,

ricordando il castigo che Giuda trovò nel suo peccato, e il premio che il ladrone ricevette per la fede,

dacci un cuore nuovo, fà scendere su di noi l’efficacia del tuo sacrificio di riconciliazione e, liberati dalla colpa,

ci sia data la beata risurrezione con Cristo, tuo Figlio e nostro Signore

che vive e regna per i secoli eterni. Amen

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VENERDI’ SANTO

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“Mentre mangiavano disse: -In verità vi dico, uno di voi mi tradirà..”
“DIO MIO, DIO MIO! PERCHE’ MI HAI ABBANDONATO?”

“..guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito!

Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!”

“Giuda, il traditore, disse -Sono forse io?”- Gli rispose: -Tu l’hai detto”

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 “Mentre mangiavano prese il pane, recitò la benedizione,

lo spezzò e mentre lo dava ai discepoli disse:

PRENDETE, MANGIATE: QUESTO E’ IL MIO CORPO….”

“BEVETENE TUTTI, PERCHE’ QUESTO E’ IL MIO SANGUE DELL’ALLEANZA, CHE E’ VERSATO PER MOLTI PER IL PERDONO DEI PECCATI”

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“Sta scritto: percuoterò il pastore e saranno disperse le pecore del gregge…” 

Pietro gli disse: “Se tutti si scandalizzeranno di te, io non mi scandalizzerò mai”

“..Questa notte, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte”

Pietro rispose: “Anche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherò”

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“Allora Gesù andò con loro in un podere chiamato Getsemani….

Cominciò a provare tristezza e angoscia..e disse:

-Padre mio se è possibile, passi da me questo calice!

Ma però non come voglio io ma come vuoi Tu!”

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“…. I discepoli li trovò addormentati… Poi disse: Alzatevi, andiamo!

Ecco, colui che mi tradisce è vicino!”

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“Misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono…

Quelli che lo avevano arrestato lo condussero dal sommo sacerdote Caifa.

“Sei tu il Cristo,  il Figlio di Dio?” – “Rispose Gesù – Tu l’hai detto!…

Vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza!”

“Ha bestemmiato!” – “E’ reo di morte!” 

Gli sputarono in faccia e lo percossero; altri lo schiaffeggiarono..”

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Pietro intanto lo aveva seguito da lontano…

“Anche tu eri con Gesù, il Galielo!”

Pietro negò per tre volte davanti a tutti dicendo:” Non capisco che cosa dici” –

“Non conosco quell’uomo!”- “No. No! Non lo conosco!”

… E subito il gallo cantò!”

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Quindi consegnarono Gesù al governatore Pilato…

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Allora Giuda, preso dal rimorso riportò le trenta monete di argento

ai capi dei sacerdoti…” –

“Ho peccato perché ho tradito sangue innocente” –

“Gli risposero: A noi che importa? Pensaci tu!” 

“Egli allora gettate le monete nel tempio,

andò ad impiccarsi!”

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Gesù intanto comparve davanti al governatore..”Sei tu il re dei Giudei?” –  “Tu lo dici!” – Non senti quante testimonianze dicono contro di te?” Gesù taceva. Rivolgendosi alla folla Pilato disse: ” Chi volete che vi liveri, Gesù o Barabba?” – Quelli risposero “Barabba!” -“..che farò di Gesù chiamato Cristo?” – “Sia crocifisso!”- “…prese dell’acqua e si lavò le mani davanti alla folla dicendo: Non sono responsabile di questo sangue! Pensateci voi” 

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E il popolo disse: “Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli” 

E dopo aver fatto flagellare Gesù lo consegnarono perchè fosse crocifisso” – I soldati lo spogliarono, gli misero un mantello scarlatto, gli posero sul capo una corana di spine e una canna nella mano destra.CoronadiSpine_B-Njpg

E dicevano: -“Salve re dei Giudei!” Poi lo condussero via per essere crocifisso” – Costrinsero un uomo di Cirene ad aiutarlo a portare la croce. – Giunti al Calvario, che significa luogo del cranio,  gli diedero da bene vino misto a fiele, ma non ne volle. Dopo averlo crocifisso, si divisero le sue vesti tirandole a sorte. – Al di sopra del suo capo posero il motivo della sua condanna: “Costui è Gesù, il re dei Giudei”. Insieme a lui crocifissero due ladroni, uno a destra e uno a sinnistra. E i passanti lo insultavano: “Se tu sei Figlio di Dio, salva te stesso e scendi dalla croce!” A mezzogiorno si fece buio sulla terra fino alle tre del poimeriggio.

Verso le tre Gesù gridò a gran voce:

“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”

…Ed emise lo spirito…

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Il velo del tempio si squarciò in due..

La terra tremò. I sepolcri si aprirono..

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Venuta la sera, Giuseppe di Arimatea chiese a Pilato il corpo di Gesù. Preso il corpo lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose in un sepolcro nuovo che si era fatto scavare nella roccia. Rotolata poi una grande pietra all’entrata, se ne andò. Lì, sedute davanti alla tomba, c’erano Maria di Magdala e l’altra Maria.

Caravaggio DEPOSIZIONE

I capi dei sacerdoti e i farisei andarono da Pilato dicendo “Ha detto: -Dopo tre giorni risorgerò- Metti le guardie davanti alla tomba per paura che i suoi discepoli rubino il corpo e poi dicano che è risorto!”.  Pilato rispose: “Avete le guardie; andate e assicurate la sorveglianza come meglio credete”- Essi andarono, sigillarono la pietra e vi posero le guardie”

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La forza del sangue di Cristo

Dalle « Catechesi » di san Giovanni Crisostomo, vescovo
(Catech. 3,13-19; SC 50,174-177)

Vuoi conoscere la forza del sangue di Cristo? Richiamiamone la figura, scorrendo le pagine dell’Antico Testamento.
«Immolate, dice Mosè, un agnello di un anno e col suo sangue segnate le porte» (Es 12,5). Cosa dici, Mosè? Quando mai il sangue di un agnello ha salvato l’uomo ragionevole? Certamente, sembra rispondere, non perché è sangue, ma perché è immagine del sangue del Signore. Molto più di allora il nemico passerà senza nuocere se vedrà sui battenti non il sangue dell’antico simbolo, ma quello della nuova realtà, vivo e splendente sulle labbra dei fedeli, sulla porta del tempio di Cristo.
Se vuoi comprendere ancor più profondamente la forza di questo sangue, considera da dove cominciò a scorrere e da quale sorgente scaturì. Fu versato sulla croce e sgorgò dal costato del Signore. A Gesù morto e ancora appeso alla croce, racconta il vangelo, s’avvicinò un soldato che gli aprì con un colpo di lancia il costato: ne uscì acqua e sangue.
L’una simbolo del battesimo, l’altro dell’eucaristia. Il soldato aprì il costato: dischiuse il tempio sacro, dove ho scoperto un tesoro e dove ho la gioia di trovare splendide ricchezze. La stessa cosa accadde per l’Agnello: i Giudei sgozzarono la vittima ed io godo la salvezza, frutto di quel sacrificio.
«E uscì dal fianco sangue ed acqua» (cfr. Gv19,34). Carissimo, non passare troppo facilmente sopra a questo mistero. Ho ancora un altro significato mistico da spiegarti. Ho detto che quell’acqua e quel sangue sono simbolo del battesimo e dell’eucaristia. Ora la Chiesa è nata da questi due sacramenti, da questo bagno di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito santo per mezzo del battesimo e dell’Eucaristia. E i simboli del battesimo e dell’Eucaristia sono usciti dal costato. Quindi è dal suo costato che Cristo ha formato la Chiesa, come dal costato di Adamo fu formata Eva.
Per questo Mosè, parlando del primo uomo, usa l’espressione: «ossa delle mie ossa, carne della mia carne» (Gn 2,23), per indicarci il costato del Signore. Similmente come Dio formò la donna dal fianco di Adamo, così Cristo ci ha donato l’acqua e il sangue dal suo costato per formare la Chiesa. E come il fianco di Adamo fu toccato da Dio durante il sonno, così Cristo ci ha dato il sangue e l’acqua durante il sonno della sua morte.
Vedete in che modo Cristo unì a sé la sua Sposa, vedete con quale cibo ci nutre. Per il suo sangue nasciamo, con il suo sangue alimentiamo la nostra vita. Come la donna nutre il figlio col proprio latte, così il Cristo nutre costantemente col suo sangue coloro che ha rigenerato.

  

PREGHIERA UNIVERSALE

1 PER LA SANTA CHIESA
Preghiamo, fratelli carissimi, per la santa Chiesa di Dio: il Signore le conceda unità e pace, la protegga su tutta la terra, e doni a noi, in una vita serena e tranquilla, di render gloria a Dio Padre onnipotente.

Dio onnipotente ed eterno, che hai rivelato in Cristo la tua gloria a tutte le genti, custodisci l’opera della tua misericordia, perché la tua Chiesa, diffusa su tutta la terra, perseveri con saldezza di fede nella confessione del tuo nome. Per Cristo…

II PER IL PAPA
Preghiamo il Signore per il nostro santo padre il papa …: il Signore Dio nostro, che lo ha scelto nell’ordine episcopale, gli conceda vita e salute e lo conservi alla sua santa Chiesa, come guida e pastore del popolo santo di Dio.

Dio onnipotente ed eterno, sapienza che regge l’universo, ascolta la tua famiglia in preghiera, e custodisci con la tua bontà il papa che tu hai scelto per noi, perché il popolo cristiano, da te affidato alla sua guida pastorale, progredisca sempre nella fede.
Per Cristo nostro Signore.

III PER TUTTI GLI ORDINI SACRI E PER TUTTI I FEDELI
Preghiamo per il nostro vescovo …, per tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi, per tutti coloro che svolgono un ministero nella Chiesa e per tutto il popolo di Dio.

Dio onnipotente ed eterno che con il tuo Spirito guidi e santifichi tutto il corpo della Chiesa, accogli le preghiere che ti rivolgiamo, perché secondo il dono della tua grazia tutti i membri della comunità nel loro ordine e grado ti possano fedelmente servire. Per Cristo nostro Signore.

IV PER I CATECUMENI
Preghiamo per i (nostri) catecumeni: il Signore Dio nostro illumini i loro cuori e apra loro la porta della sua misericordia, perché mediante l’acqua del Battesimo ricevano il perdono di tutti i peccati e siano incorporati in Cristo Gesù, nostro Signore.

Dio onnipotente ed eterno, che rendi la tua Chiesa sempre feconda di nuovi figli, aumenta nei (nostri) catecumeni l’intelligenza della fede, perché, nati a vita nuova nel fonte battesimale, siano accolti fra i tuoi figli di adozione. Per Cristo nostro Signore.

V PER L’UNITA’ DEI CRISTIANI
Preghiamo per tutti i fratelli che credono in Cristo: il Signore Dio nostro conceda loro di vivere la verità che professano e li raduni e li custodisca nell’unica sua Chiesa.

Dio onnipotente ed eterno, che riunisci i dispersi e li custodisci nell’unità, guarda benigno al gregge del tuo Figlio, perché coloro che sono stati consacrati da un solo Battesimo, formino una sola famiglia nel vincolo dell’amore e della vera fede. Per Cristo…

VI PER GLI EBREI
Preghiamo per gli Ebrei: il Signore Dio nostro, che li scelse primi fra tutti gli uomini ad accogliere la sua parola, li aiuti a progredire sempre nell’amore del suo nome e nella fedeltà alla sua alleanza.

Dio onnipotente ed eterno, che hai fatto le tue promesse ad Abramo e alla sua discendenza, ascolta la preghiera della tua Chiesa, perché il popolo primogenito della tua alleanza possa giungere alla pienezza della redenzione. Per Cristo nostro Signore.

VII PER I NON CRISTIANI
Preghiamo per coloro che non credono in Cristo, perché illuminati dallo Spirito Santo, possano entrare anch’essi nella via della salvezza.

Dio onnipotente ed eterno, fa’ che gli uomini che non conoscono il Cristo, possano conoscere la verità camminando alla tua presenza in sincerità di cuore, e a noi tuoi fedeli concedi di entrare profondamente nel tuo mistero di salvezza e di viverlo con una carità sempre più grande tra noi, per dare al mondo una testimonianza credibile del tuo amore. Per Cristo nostro Signore.

VIII PER COLORO CHE NON CREDONO IN DIO
Preghiamo per coloro che non credono in Dio, perché, vivendo con bontà e rettitudine di cuore, giungano alla conoscenza del Dio vero.

Dio onnipotente ed eterno, tu hai messo nel cuore degli uomini una così profonda nostalgia di te, che solo quando ti trovano hanno pace: fa’ che, al di là di ogni ostacolo, tutti riconoscano i segni della tua bontà e, stimolati dalla testimonianza della nostra vita, abbiamo la gioia di credere in te, unico vero Dio e padre di tutti gli uomini. Per Cristo nostro Signore.

IX PER I GOVERNANTI
Preghiamo per coloro che sono chiamati a governare la comunità civile, perché il Signore Dio nostro illumini la loro mente e il loro cuore a cercare il bene comune nella vera libertà e nella vera pace.

Dio onnipotente ed eterno, nelle tue mani sono le speranze degli uomini e i diritti di ogni popolo: assisti con la tua sapienza coloro che ci governano, perché, con il tuo aiuto, promuovano su tutta la terra una pace duratura, il progresso sociale e la libertà religiosa. Per Cristo nostro Signore.

X PER I TRIBOLATI
Preghiamo, fratelli carissimi, Dio Padre onnipotente, perché liberi il mondo da ogni disordine: allontani le malattie, scacci la fame, renda libertà ai prigionieri, giustizia agli oppressi, conceda sicurezza a chi viaggia, il ritorno ai lontani da casa, la salute agli ammalati, ai morenti la salvezza eterna.

Dio onnipotente ed eterno, conforto degli afflitti, sostegno dei tribolati, ascolta il grido dell’umanità sofferente, perché tutti si rallegrino di avere ricevuto nelle loro necessità il soccorso della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.

 ADORAZIONE DELLA CROCE

Ecco il legno della croce,

al quale fu appeso il Cristo, salvatore del mondo.Croce1

VENITE, ADORIAMO”

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PREGHIAMO

DIO ONNIPOTENTE, LA PASSIONE DEL TUO UNICO FIGLIO

AFFRETTI IL GIORNO DEL TUO PERDONO;

NON LO MERITIAMO PER LE NOSTRE OPERE,

MA L’OTTENGA DALLA TUA MISERICORDIA

IL SUO UNICO E MIRABILE SACRIFICO.    Amen

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 SABATO SANTO

COME LA CERVA ANELA AI CORSI D’ACQUA,

COSI’ L’ANIMA MIA ANELA A TE O DIO.

L’ANIMA MIA HA SETE DI DIO, DEL DIO VIVENTE:

QUANDO VERRO’ E VEDRO’ IL VOLTO DI DIO!

AVANZAVO TRA LA FOLLA, LA PRECEDEVO FINO ALLA CASA DI DIO,

FRA CANTI DI GIOIA E DI LODE DI UNA MOLTITUDINE IN FESTA.

MANDA LA TUA LUCE E LA TUA VERITA’: SIANO ESSE A GUIDARMI.

VERRO’ ALL’ALTARE DI DIO, A DIO, MIA GIOIOSA ESULTANZA.

A TE CANTERO’ SULLA CETRA, DIO, DIO MIO.

 

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PASQUA di RISURREZIONE

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Sequenza

Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.

 

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Dai Padri della Chiesa:

Pasqua, festa del perdono
In questo santo giorno tutti dobbiamo esultare. Nessuno si sottragga alla comune letizia per il rimorso dei peccati, nessuno si allontani dalle comunitarie suppliche per il peso dei delitti!
Per quanto sia peccatore, in questo giorno non deve disperare dell’indulgenza; perché c’è a suo conforto un precedente illustre; se un ladrone ha meritato il paradiso, un cristiano non meriterebbe il perdono? E se a quello il Signore perdonò dalla croce, molto più perdonerà a questi nella risurrezione; e se nella umiliazione della passione tanto donò a chi si confessava peccatore, quanto darà a chi supplica nel dì glorioso della risurrezione?
Come ben sapete, si è più disposti a conceder favori nel giorno felice del trionfo che nella prigionia e nella pena. (Massimo di Torino, Sermoni 53,4)

Pasqua, luce del nuovo splendore

È Pasqua; Pasqua del Signore…
O tu, che sei veramente tutto in tutti!
Di ogni creatura gioia, onore, cibo, delizia;
per mezzo tuo sono state fugate
le tenebre della morte,
la vita è data a tutti,
le porte del cielo si sono spalancate.
Dio si è fatto uomo
e l’uomo è elevato a somiglianza di Dio.
O Pasqua divina!…
O Pasqua, luce del nuovo splendore…(Ps. Ippolito, Omelia VI sulla Pasqua: Inno)


Cristo è morto per noi

Per te io, tuo Dio, son divenuto tuo figlio; per te io, il Signore, ho preso la tua natura di servo; per te io, che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e sotto terra; per te uomo, sono divenuto come un uomo senza aiuto, libero tra i morti; per te, che hai lasciato il giardino, sono stato tradito e dato in mano ai Giudei in un giardino; e in un giardino sono stato crocifisso.
Guarda gli sputi sulla mia faccia, che io ho ricevuto per te, per restaurare in te quel primo soffio vitale. Guarda gli schiaffi sulle mie guance, che ho accettato per riplasmare a mia immagine la tua forma rovinata.
Guarda i segni della flagellazione sul mio dorso, che ho accettato per disperdere il carico dei tuoi peccati, che era messo sulle tue spalle. Guarda le mie mani inchiodate all’albero della croce, per te che avevi steso la tua mano all’albero per il male.
Ho dormito sulla croce e una lancia entrò nel mio costato, per te che ti sei addormentato nel paradiso e hai fatto uscire dal tuo fianco Eva.(Da un’antica Omelia sul Sabato santo)

Il mondo esulta nella gioia della risurrezione
Risorgesti come Dio dalla tomba nella gloria, e con te risuscitasti il mondo, e la stirpe dei mortali come Dio t’inneggiò, e la morte è scomparsa e Adamo danza, o Signore, ed Eva, sciolta dalle catene, gioisce ed esclama: o Cristo, sei tu che concedi a tutti la risurrezione.
Il Risorto al terzo giorno celebriamolo come Dio onnipotente, che stritolò le porte dell’Ade, svegliò dalla tomba i santi fedeli, apparve alle donne che portavano i profumi, come a lui piacque, a esse per prime disse: «Gioite!», portando il gaudio agli apostoli, egli unico datore della vita. Perciò con fede le donne discepole portano il lieto annunzio della vittoria; e l’Ade geme, e la morte spasima, e il mondo esulta e tutti si congratulano, poiché tu hai offerto a tutti, o Cristo, la risurrezione. (Giovanni Damasceno, Ochtoéchos, I)

Pasqua tra verità e solennità
Cristo è morto per noi una volta per sempre.
Tuttavia la solennità, col passare del tempo, ripete come se avvenisse più volte quanto la verità di tante testimonianze della Scrittura proclama avvenuta una volta per sempre.
Né, d’altra parte, la verità e la solennità si oppongono così che questa finga e quella esprima il vero. Quel che, infatti, la verità indica come avvenuto una volta per sempre nella realtà, questo la solennità rinnova più volte celebrandolo nei cuori devoti.
La verità manifesta le cose avvenute come sono avvenute; la solennità, poi, non già con il fare quelle stesse cose, ma mediante la celebrazione, non permette che passino le cose passate.
In una parola: «Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato» (1Cor 5,7). Invero, fu ucciso una volta per sempre lui che «più non muore, la morte non ha più potere su di lui» (Rm 6,9). E dunque, secondo la voce della verità, affermiamo che la Pasqua è avvenuta una volta per sempre e non si ripeterà più; però, secondo la voce della solennità affermiamo che la Pasqua avverrà ogni anno. (Agostino d’Ippona, Sermone 220,1)

 

PREGHIERA PER LA RISURREZIONE DEL NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO

(Beato Paolo VI, Papa)

TU, GESU’, CON LA RISURREZIONE

HAI COMPIUTO L’ESPIAZIONE DEL PECCATO;

TI ACCLAMIAMO NOSTRO REDENTORE.

TU, GESU’, CON LA RISURREZIONE

HAI VINTO LA MORTE;

TI CANTIAMO GL’INNI DELLA VITTORIA:

SEI IL NOSTRO SALVATORE!

TU, GESU’, CON LA RISURREZIONE

HAI INAUGURATO UNA NUOVA ESISTENZA;

TU SEI LA VITA.

ALLELUIA!

IL GRIDO E’ OGGI PREGHIERA.

TU SEI IL SIGNORE!