“LA LUCE SPLENDE NELLE TENEBRE”

A proposito di magia e demonologia

Gesù discende agl'inferi

Riportiamo una sintesi dell’incontro formativo tenuto da don Cristian Meriggi, esorcista diocesano di Firenze, tenuta al Virginiolo il 7 Ottobre.

“Le potenze delle tenebre si oppongono a quelle della Luce, ma non hanno la meglio. Questo ci ricordano l’Evangelista Giovanni ed il Concilio Vaticano II.

Queste potenze hanno, come scaturigine, il “principe di questo mondo”, il demonio, davanti al quale l’uomo si pone come essere libero che fa la propria scelta: aderire all’una o all’altra potenza. Una via di mezzo non esiste. La Luce è più forte perché è Dio. Le tenebre sono “creatura” ribellatasi a Dio, forte, ma non divina, non Dio!

Leggiamo cosa ci dice la “Gaudium et Spes” del Vaticano II ai nn.13 e 22:

  • Tutta la vita umana, sia individuale che collettiva, presenta i caratteri di una lotta drammatica tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre. Anzi, l’uomo si trova incapace di superare efficacemente da se medesimo gli assalti del male, cosicché ognuno si sente incatenato. Ma il Signore stesso è venuto a liberare l’uomo e a dargli forza, rinnovandolo nell’intimo e scacciando fuori il “principe di questo mondo” (Gv. 12,31) che lo teneva schiavo del peccato. (n.13)

  • Con l’incarnazione, il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni uomo… Agnello innocente, col suo sangue sparso liberamente, ci ha meritato la vita: in Lui Dio ci ha riconciliati con se stesso e tra noi e ci ha strappati dalla schiavitù del diavolo e del peccato; cosicchè ognuno di noi può dire con l’Apostolo: il Figlio di Dio “mi ha amato e ha sacrificato se stesso per me” (Gal.2,20)…. Il cristiano certamente è assillato dalla necessità e dal dovere di combattere contro il male attraverso molte tribolazioni, e di subire la morte, ma, associato al mistero pasquale, diventando conforme al Cristo nella morte, così anche andrà incontro alla resurrezione fortificato dalla speranza…(n.22)

Molti pensatori, anche in ambito teologico, dagli anni ’60 hanno cominciato a negare l’esistenza del demonio come essere personale, considerandolo semplicemente un mito, un simbolo. Invece ecco cosa sostenne coraggiosamente il Papa Paolo VI:

  • “Quali sono oggi i maggiori bisogni della Chiesa?… uno dei maggiori bisogni è la difesa dal quel male che chiamiamo demonio… il male non è più soltanto una deficienza ma un’efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore, terribile realtà. Misteriosa e paurosa. Esce dal quadro dell’insegnamento biblico ed ecclesiastico chi si rifiuta di riconoscerla esistente; ovvero chi ne fa un principio a se stante, non avendo esso pure, come ogni creatura, origine da Dio; oppure la spiega come una pseudo-realtà, una personificazione concettuale e fantastica delle cause ignote dei nostri malanni…. Quale difesa, quale rimedio opporre all’azione del demonio? La risposta è più facile a formularsi, anche se rimane difficile ad attuarsi. Potremmo dire: tutto ciò che ci difende dal peccato ci ripara perciò stesso dall’invisibile nemico. La grazia è la difesa decisiva. L’innocenza assume un aspetto di fortezza. E poi ciascuno ricorda quanto la pedagogia apostolica abbia simboleggiato nell’armatura d’un soldato le virtù che possono rendere invulnerabile il cristiano (Cfr. Rom.13,1-2; Ef.6,2,11,14,17; I Tess. 5,8). Il cristiano deve essere militante; deve essere vigilante e forte (I Pt.5,8) e deve talvolta ricorrere a qualche esercizio ascetico speciale per allontanare certe incursioni diaboliche; Gesù lo insegna indicando il rimedio “nella preghiera e nel digiuno” (Mc.9,29)… Con la consapevolezza perciò delle presenti avversità in cui oggi le anime, la Chiesa, il mondo si trovano, noi cercheremo di dare  senso ed efficacia alla consueta invocazione della nostra principale orazione: “Padre nostro…liberaci dal male” Qual’è l’inganno più astuto? Far pensare che non esista e perdere il senso del peccato.

“COMBATTI LA BUONA BATTAGLIA DELLA FEDE, CERCA DI RAGGIUNGERE LA VITA ETERNA ALLA QUALE SEI STATO CHIAMATO” (Tm.6,12)

Dagli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio di Loyola (regola n.327)

  • Il demonio si comporta come un condottiero che vuole vincere e fare bottino. Infatti un capitano, che è capo di un esercito, pianta il campo ed esamina le difese o la disposizione di un castello, e poi lo attacca dalla parte più debole. Allo stesso modo il nemico della natura umana ci gira attorno ed esamina tutte le nostre virtù teologali, cordinali e morali, e poi ci attacca e cerca di prenderci dove ci trova più deboli e più sprovveduti per la nostra salvezza eterna.

LA TENTAZIONE: OCCASIONE O PECCATO?”

Il combattimento spirituale è di fatto la cifra riassuntiva della esperienza spirituale; è la “bella lotta della fede”, come di Paolo. “E’ cioè la lotta che nasce dalla fede, dal legame con Cristo manifestato dal Battesimo che avviene nella fede, cioè nella fiducia della vittoria già riportata dal Cristo stesso, e che conduce alla fede, alla sua conservazione e al suo irrobustimento” (Enzo Bianchi: “Le parole della spiritualità” pg.36).

Quindi, con il termine “tentazione” si indica un pensiero, una suggestione, uno stimolo che muove dall’esterno dell’uomo (quello che vedo, quello che ascolto, quello che mi circonda) o dall’interno (struttura personale, fragilità) e che insinua nell’uomo la possibilità di un’azione cattiva in contrasto con il Vangelo. Le idee e i sentimenti così insinuati nell’anima non possono più essere eliminati. Cosa fare? Come consiglia San Giovanni Della Croce, bisogna sprofondare nell’oscurità della fede.

Da una Omelia di Taulero riportata da P. Marie Eugène :

Il demonio cerca di portarci sulla riva delle idee chiare; bisogna aggrapparsi alla croce, come insegna Taulero: “Il cervo morso dai cani li sbatte contro il tronco di un albero. Talvolta accade che uno dei cani riacchiappi il cervo e si aggrappi con i denti al ventre dell’animale. Quando il cervo non può sbarazzarsi del cane, lo trascina con sé contro un albero e lo sbatte così forte contro l’albero da rompergli la testa; così se ne libera… Ecco precisamente ciò che l’uomo deve fare. Quando non può rendersi padrone dei suoi cani, delle sue tentazioni, deve con gran premura correre all’albero della croce e della passione di nostro Signore Gesù Cristo, e sbattervi il suo cane, cioè la sua tentazione e spaccargli la testa. Questo vuol dire che è lì che trionfa su ogni tentazione e se ne libera completamente”

IL MISTERO DEL MALE, CHE PARAGONIAMO AD UN ICEBERG, HA UN ASPETTO PROFONDO E CHE ABBRACCIA OGNI UOMO, LA TENTAZIONE APPUNTO,

E UNO CHE EMERGE DALL’ABISSO, L’AZIONE STRAORDINARIA. LA PIU’ PREOCCUPANTE E’ CERTAMENTE QUELLA SOMMERSA, LA TENTAZIONE, NON QUELLA EMERSA!

Ecco però due parole su quella emersa:

L’AZIONE STRAORDINARIA DI SATANA.

CHI E’ IL DEMONIO? Dio ha creato anche esseri spirituali che si chiamano Angeli. Una parte di esse, guidata dal demonio-satana, si è ribellata a Dio. Etimologicamente demonio (Dal greco daimon) significa “essere divino”; diavolo (dal greco dia-ballo= dividere) colui che divide e che si mette traverso, il calunniatore, e Lucifero (dall’ebraico Helel e dal latino Lucifer) portatore di luce (Is.14,12 e Lc.10,18), Satana (dall’ebraico avversarioi) l’accusatore… , in fondo il diavolo e i diavoli sono avversari di Dio e cercano continuamente di porsi tra noi e Dio (Ap.12). Ma il Regno di Dio (iniziato in Gesù e da Gesù) è la vittoria su Satana, e uno dei poteri che Gesù dà a coloro che invia è quello di scacciare i demoni nel suo nome.

Ed ora leggiamo, a proposito di magia e demonologia, quanto afferma una Nota Pastorale dei Vescovi Toscani:

  • “La possibilità che qualcuno sia sottomesso alle forze del male e perfino a satana è ujn dato attestato, in diversi modi, nell’esperienza, nella coscienza di fede della Chiesa. Occorre ricordare che satana è in grado di interferire con la vita dell’uomo ad un duplice livello: con un’azione ordinaria, tentando l’uomo al male (Gesù stesso ha accettato di essere tentato) e ciò riguarda tutti i fedeli, e con un’azione straordinaria permessa da Dio in alcuni casi che Egli solo conosce”.

L’azione straordinaria si manifesta in svariate forme:

INFESTAZIONE: come disturbi esterni su case, oggetti o animali;

VESSAZIONE: come vessazioni diaboliche corrispondenti a disturbi e malattie in campo psicofisico; vessazioni in campo affettivo ed economico; disturbi fisici come si può constatare in alcuni fenomeni delle vite dei santi;

OSSESSIONE: come ossessione personale, ossia pensieri o impulsi che gettano in stato di prostrazione, di disperazione o tentazione di suicidio; che portano a compiere azioni o pronunciare parole in odio a Dio, a Gesù e al suo Vangelo, a Maria e ai Santi;

POSSESSIONE: come possessione diaboilica, ossia come presa di possesso del corpo di un individuo ad opera del demonio, il quale lo fa parlare o agire come vuole, senza che la vittima possa resistere; è chiaramente la situazione più grave.

SOGGEZIONI DIABOLICHE: con soggezioni diaboliche si vuole intendere il caso in cui una persona sia assoggetta al potere del diavolo in maniera volontaria, con un patto esplicito o implicito  sottomettendosi alla siognoria dello stesso.

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san-francesco con Gesù morente

RICORDIAMO A TUTTI

che il prossimo incontro formativo

sarà tenuto, sabato 28 Ottobre alle 15,30,

al Virginiolo, da 

DON MAURIZIO PIERI

incaricato diocesano per la pastorale dei malati,

sul tema:

“ABBIATE IN VOI GLI STESSI SENTIMENTI CHE FURONO DI CRISTO”

Vi aspettiamo. Pace e Bene