SUPERATE DIFFICOLTA’ DI DIVERSO TENORE, RIPRENDIAMO,COL “TEMPO FORTE” DI AVVENTO, QUESTO PICCOLO CONTRIBUTO   PER LA PREGHIERA GIORNALIERA.

 

A  V  V  E  N  T  O

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         “ADVENTUS” che indica VENUTA, ARRIVO, ha “una doppia caratteristica: tempo di preparazione al Natale in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra gli uomini e, contemporaneamente, è il tempo in cui, attraverso il ricordo, lo spirito è guidato all’attesa della seconda venuta del Cristo alla fine dei tempi”.

          Nella Liturgia, col “fare memoria”, “nell’attesa fiduciosa del glorioso ritorno di Cristo” come compimento assoluto, noi celebriamo il “GIA’ e NON ANCORA” della nostra salvezza: siamo protesi verso il futuro perché sorretti dalla certezza che il Signore è già venuto, continua e continuerà a venire, finché il mondo e l’uomo non saranno fatti nuovi dalla verità di Dio, attraverso Cristo, nell’azione dello Spirito Santo.

          L’Avvento è anche, tempo mariano per eccellenza: Maria, affidandosi alla Parola, si pone in attesa del compimento in lei di questa Parola; diviene prototipo e figura esemplare dell’attesa di Israele e della Chiesa.

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Esposizione sui Salmi 41,1,4-5  di SANT’AGOSTINO :

Il Salmo 41 (42) inizia con un santo desiderio,e colui che canta con tali sentimenti dice:”Come il cervo anela alle fonti delle acque, così la mia anima anela a Te, o Dio.”  Chi è colui che dice dice queste cose? Se lo vogliamo, siamo noi! E che cosa cerchi all’infuori di ciò che sei, quando è in tuo potere essere ciò che cerchi? Qui tuttavia, non si parla di un solo uomo, ma di un solo corpo, il corpo di Cristo che è la Chiesa. Non in tutti quelli che entrano nella Chiesa si trova tale desiderio. Tutti quelli che hanno gustato la dolcezza del Signore e riconoscono nel cantico un sapore particolare non pensino di essere soli, ma credano che tali semi sono sparsi nel campo del Signore, cioè in tutto il mondo, e questa è la voce dell’unità cristiana: “Come il cervo anela alle fonti delle acque, così la mia anima anela a te o Dio.”  Di che cosa ha sete? “Quando verrò e comparirò davanti al volto di Dio?”  E’ di questo che ho sete: venire e comparire. Ho sete nel mio pellegrinare, ho sete nella mia corsa; sarò saziato al mio arrivo.  “Quando verro?” Ciò che avviene prontamente per Dio, è lento per il desiderio. “Quando verrò e comparirò davanti al volto di Dio?” Frutto di questo desiderio è anche ciò che altrove grida: “Una sola cosa ho chiesto al Signore, questa io cerco, abitare nella casa del Signore ogni giorno della mia vita”.  Perché? Per contemplare, dice, la felicità del Signore (Sal.27,4)

27 Novembre: PRIMA DOMENICA di AVVENTO (A)

    “VEGLIATE”

per essere pronti al suo arrivo!

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Nella prima Domenica di Avvento, ascoltiamo l’annuncio della venuta del Signore alla fine dei tempi e l’invito a

VEGLIARE e a PREGARE

in ogni momento, per questa attesa.

VEGLIARE non è stare attenti al pericolo, ma essere positivi, svegli” (Don Benzi)

“Il frate si alza prima che..il diavolo si sia messo le scarpe” (proverbio germanico)

“Siate lenti a risolvere, ma pronti a eseguire” (Isocrate)

LA PAROLA:

Is. 2,1-5                “Casa di Giacobbe, venite, camminiamo nella luce del Signore!”

Sal. 121                 “Andiamo con gioia incontro al Signore”

Rom. 13,11-14a  “E’ ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la vostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti”

Mt. 24,37-44      “Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.Perciò anche voi tenete pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo”

Nella seconda parte di questo brano evangelico di Matteo, sono indicati tre “movimenti” da assumere: “VEGLIATE” (versetto 42),  “CONSIDERATE” (v.43) e “STATE PRONTI” (v.44): è come un crescendo di consapevolezza e di scelta: acquistare attenta consapevolezza nel vegliare, per intravedere (“considerando= leggere-dentro) i segni della presenza di Dio nella storia per essere pronti all’incontro con Dio.

PREGHIAMO:

O Dio, Padre misericordioso, che per riunire i popoli nel tuo regno, hai inviato il tuo Figlio Unigenito Maestro di verità e fonte di riconciliazione, risveglia in noi uno spirito vigilante perché camminiamo sulle tue vie di libertà e di amore fino a contemplarti nell’eterna gloria.     AMEN

L’AVVENTO IN FAMIGLIA

E’ cosa bella se, anche in casa, si fa la CORONA DI AVVENTO da porre nel luogo dove verrà fatto il PRESEPE. Servono poche cose: dei rametti verdi, segno della nostra speranza che non sfiorisce, 4 candele o lumini che indicano le 4 settimane di Avvento (da accendere una ogni domenica); la loro luce che cresce simboleggia la gioia che avanza.

Mentre si accende la PRIMA candela si prega così: 

“ACCENDIAMO, SIGNORE, QUESTA LUCE,COME CHI ACCENDE LA SUA LAMPADA PER USCIRE NELLA NOTTE, INCONTRO ALL’AMICO CHE VIENE.  IN QUESTA PRIMA SETTIMANA DI AVVENTO VOGLIAMO ALZARCI PER ASPETTARTI PREPARATI, PER RICEVERTI CON GIOIA. MOLTE LUSINGHE CI ADDORMENTANO, VOGLIAMO RIMANERE SVEGLI E VIGILANTI,  PERCHE’ TU CI PORTI LA LUCE PIU’ CHIARA,  LA PACE PIU’  PROFONDA, LA GIOIA PIU’ VERA.  VIENI, SIGNORE GESU’, VIENI SIGNORE  GESU’!”

                                                                                                                                                  

PREGHIERA AI PASTI

nella prima settimana di Avvento:

“O Dio, Padre di misericordia, che per ridonarci la vita hai voluto che il tuo Figlio rivestisse

la nostra umanità, benedici noi  e questi tuoi doni e fa’ che attendiamo con cuore libero e ardente

la venuta del Cristo nella gloria. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.          AMEN

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La PAROLA di OGNI GIORNO

nella prima settimana di Avvento

 

Opera Francescana della Pietà 12

 

Lunedì 28/11

“Ascoltate,. o popoli, la voce del Signore: proclamate la sua Parola sino ai confini della terra: il nostro Salvatore verrà, non abbiate timore”

 

Is. 2,1-5            “Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci insegni le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri”.

 Sal 121             “Andiamo con gioia incontro al Signore”

Mt.8,5-11        “Entrato in Cafarnao gli venne incontro un centuriore che lo scongiurava e diceva:”Signore, il mio servo è in casa paralizzato e soffre terribilmente” Gli disse : “Verrò e lo guarirò”.     Ma Egli rispose: “Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito…”(…)  E Gesù disse a quelli che lo seguivano: “In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli.”

E’ l’invito ad accogliere nel nostro cuore, degnamente, il Salvatore che viene: ad accoglierlo con una fede umile e matura,  che annulla le pretese e si affida totalmente alla volontà  di Dio.   E’ l’impegno che ci assumiamo sempre ma in modo speciale oggi, ora, qui in questo Avvento!

PREGHIAMO: Il tuo aiuto o Padre, ci renda perseveranti nel bene in attesa del Cristo tuo Figlio; quando egli verrà e busserà alla porta, ci trovi vigilanti nella preghiera, operosi nella carità  fraterna ed esultanti nella lode.      AMEN

 

Martedì 29

“Il Signore verrà e tutti i Santi con Lui: in quel giorno splenderà una grande luce”

 

Is. 11,1-10       “Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici (… Su di lui si poserà lo spirito del Signore”

Sal. 71              “Nei suoi giorni fioriranno giustizia e pace”

Lc. 10,21-24     ” Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli…”

E’ l’invito ad essere saggi secondo Gesù e non secondo il mondo: il vero saggio si fa “piccolo” restando aperto al mistero di unità di amore tra il Padre e il Figlio e così ricevendo in se lo stesso Signore “via, verità e vita”.

PREGHIAMO: Accogli, o Padre, le preghiere della tua Chiesa e soccorrici nelle fatiche e nelle prove della vita; la venuta del Cristo tuo Figlio ci liberi dal male antico che è in noi e ci conforti con la sua presenza.    AMEN

 

Mercoledì 30                                                                                  FESTA DI SANT’ANDREA Apostolo

Andrea, fratello di Pietro, era discepolo di Giovanni Battista; quando il Battista  additò  Gesù come “Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo” seguì il Maestro e comunicò al fratello la gioiosa scoperta. Seguirà sempre Gesù  e annuncerà il Vangelo fino a dare la vita. Secondo la tradizione fu crocifisso a Patrasso, in Grecia. La sua “memoria”è ricordata al 30 Novembre sia dalla Chiesa Occidentale che Orientale.

Subito, alla voce del Signore che lo chiamava, Andrea abbandonò le reti

con cui si guadagnava la vita, e seguì Colui che dona la vita eterna!”

                   

  Ascoltiamo il Padre della Chiesa San Giovanni Crisostomo  (dalle Omelie sul Vangelo di Giovanni):

               “Andrea, dopo essere restato con Gesù e per aver imparato tutto ciò che Gesù gli aveva insegnato, non tenne chiuso in sé il tesoro, ma si affrettò a correre da suo fratello per comunicargli la ricchezza che aveva ricevuto. Ascolta bene cosa gli disse: “Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)”. Vedi in che maniera notifica ciò che aveva appreso in poco tempo? Da una parte mostra quanta forza di persuasione aveva il Maestro sui discepoli, e dall’altra rivela il loro interessamento sollecito e diligente circa il suo insegnamento. Quella di Andrea è la parola di uno che aspettava con ansia la venuta del Messia, che ne attendeva la discesa dal cielo, che trasalì di gioia quando lo vide arrivare, e che si affrettò a comunicare vagli altri la grande notizia.

Dicendo subito al fratello ciò che aveva saputo, mostra quanto gli volesse bene, come fosse affezionato ai suoi cari, quanto sinceramente gli amasse e come fosse premuroso di porgere loro la mano nel cammino spirituale. Guarda anche l’animo di Pietro, fin dall’inizio docile e pronto alla fede: immediatamente corre senza preoccuparsi di niente altro. Infatti dice: “lo condusse da Gesù”. Nessuno certamente condannerà questa sua facile accondiscendenza, perché accolse la parola del fratello senza aver prima esaminato a lungo le cose. E’ probabile infatti che il fratello gli abbia narrato i fatti con maggior precisione e più a lungo, mentre gli Evangelisti compendiano ogni loro racconto preoccupandosi della brevità. D’altra parte non è detto nemmeno che abbia creduto senza porre domande ma che Andrea “lo condusse da Gesù” affidandolo a lui perché imparasse tutto da lui direttamente. C’era insieme infatti anche un altro discepolo e anche lui fu guidato nello stesso modo.

Se Giovanni Battista dicendo: “Ecco l’Agnello di Dio” e ancora “Ecco Colui che battezza nello Spirito” lasciò che un più chiaro insegnamento su questo venisse da Cristo stesso, certamente con motivi ancora più validi si comportò in questo modo Andrea, non ritenendosi tale da dare una spiegazione completa ed esauriente. Per cui guidò il fratello alla sorgente stessa della luce con tale ansia e gioia da non aspettare nemmeno un istante.”

Rom. 10,9-18         “Lo dice Isaia: – Signore,chi ha creduto dopo averci ascoltato? –  Dunque, la fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo”

Sal.18                       “Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio”

Mt.4,18-22             “Essi subito lasciarono le reti e lo seguiron

PREGHIAMO: Dio Onnipotente, esaudisci la nostra preghiera l’Apostolo Sant’Andrea che fu annunciatore del Vangelo e pastore della tua Chiesa, ci fortifichi e ci dia la gioia di portare in noi i patimenti del Cristo per partecipare alla gloria della resurrezione.    AMEN

 

Giovedì 1/12

“Tu sei vicino, o Signore; tutte le tue vie sono verità. Fin dal principio ho conosciuto dalla tua testimonianza che tu sei in eterno.”

 

Is. 26,1-6                 “La sua volontà è salda; tu le assicurerai la pace, pace perché in te confida. Confidate nel Signore sempre, perché il Signore è una roccia eterna”

Sal. 117                   ” Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre”

Mt. 7,21.24-27      ”  Non chiunque mi dice: -Signore, Signore- entrerà nel Regno dei cieli  (…) Chi fa la volontà del Padre mio, entrerà nel regno dei cieli (…) Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia”

PREGHIAMO:Ridesta la tua potenza, o Signore, e con grande forza soccorri i tuoi fedeli; la tua grazia vinca le resistenze del peccato e affretti il momento della salvezza. AMEN

 

Venerdì 2

“Il Signore verrà con splendore a visitare il suo popolo nella pace, per fargli dono della sua vita eterna”

 

Is.29,17-24         “Liberati dall’oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno. Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore, i più poveri gioiranno nel Santo di Israele”

Sal. 26                 “Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore”

Mt. 9,27-31        “Due ciechi lo seguirono gridando: -Figlio di David, abbi pietà di noi!” (..)- Credete che io possa fare questo?-  -Si, o Signore!- Avvenga per voi secondo la vostra fede”

PREGHIAMO:  Ridesta la tua potenza e vieni, Signore: nei pericoli che ci minacciano a causa dei nostri peccati, la tua protezione ci liberi, il tuo soccorso ci salvi. AMEN

 

Sabato 3                                                             

“Narrate trai popoli la gloria del Signore, a tutte le nazioni dite i suoi prodigi; grande è il Signore e degno di ogni lode”

 

Is.30,19-21.23-26             “A un tuo grido di supplica il Signore ti farà grazia; appena udrà, ti darà risposta (..)Questa è la strada, percorretela!”

Sal.146                              “Beati coloro che aspettano il Signore(..)Egli risana i cuori affranti e fascia le loro ferite”

Mt.9,35-38-10,1.6-8       “La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!    Pregate dunque, il Signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!

Oggi si fa memoria di

San FRANCESCO SAVERIO

Francesco (Javier, Spagna,106) studente a Parigi conobbe Sant’Ignazio di Loyola e fece parte del nucleo di fondazione della Compagnia di Gesù (Gesuiti). Francesco è senza dubbio il più grande missionario dell’epoca moderna. Portò l’annuncio del Vangelo alle grandi culture orientali, adattandolo con sapiente senso apostolico all’indole delle varie popolazioni. Nei suoi viaggi missionari  fu in India e Giappone. Morì nel 1552 mentre si accingeva a diffondere il messaggio di Cristo nell’immenso continente cinese.

PREGHIAMO: O Dio che hai chiamato molti popoli dell’Oriente alla luce del Vangelo con la predicazione apostolica di San Francesco Saverio fa’che ogni comunità cristiana arda dello stesso fervore missionario, perché su tutta la terra la santa Chiesa si allieti di nuovi figli.   AMEN

 

Questa PRIMA SETTIMANA di AVVENTO, dunque , ci coinvolge nel movimento spirituale del

VEGLIARE

Facciamo nostra la riflessione del Card, John H. Newman per camminare più consapevolmente verso Colui che viene e che verrà.

E’ necessario studiare da vicino la parola “vegliare”; bisogna studiarla perché il suo significato non è così evidente come si potrebbe credere a prima vista e perché la Scrittura la adopera con insistenza. Dobbiamo non soltanto credere, ma vegliare; non soltanto amare, ma vegliare; non soltanto obbedire, ma vegliare.Vegliare perché? Per questo grande evento: la venuta di Cristo.

Cos’è dunque vegliare? Credo lo si possa spiegare così. Voi sapete cosa significa attendere un amico, attendere che arrivi e vederlo tardare? Sapete cosa significa essere in compagnia di gente che trovate sgradevole e desiderare che il tempo passi e scocchi l’ora in cui potrete riprendere la vostra libertà? Sapete cosa significa essere nell’ansia per una cosa che potrebbe accadere e non accade; o di essere nell’attesa di qualche evento importante che vi fa battere il cuore quando ve lo ricordano e al quale pensate fin dal momento in cui aprite gli occhi? Sapete cosa significa avere un amico lontano, attendere sue notizie e domandarvi giorno dopo giorno cosa stia facendo in quel momento e se stia bene?

Sapete cosa significa vivere per qualcuno che è vicino a voi a tal punto che i vostri occhi seguono i suoi, che leggete nella sua anima, che vedete tutti i mutamenti della sua fisionomia, che prevedete i suoi desideri, che sorridete del suo sorriso e vi rattristate della sua tristezza, che siete abbattuti quando egli è preoccupato e che vi rallegrate per i suoi successi? Vegliare nell’attesa di Cristo è un sentimento di rassomiglianza a questo, per quel tanto che i sentimenti di questo mondo sono in grado di raffigurare quelli dell’altro mondo.Veglia con Cristo chi non perde di vista il passato mentre sta guardando all’avvenire, e completando ciò che il suo Salvatore gli ha acquistato, non dimentica ciò che egli ha sofferto per lui. Veglia con Cristo chi fa memoria e rinnova ancora nella sua persona la croce e l’agonia di Cristo, e riveste con gioia questo mantello di afflizione che il Cristo ha portato quaggiù e ha lasciato dietro a sé quando è salito al cielo.

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Cari amici, da martedì 29, ci prepariamo a celebrare la Solennità della  IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA con la NOVENA:

alla CASA FRANCESCANA di CAMPI BISENZIO                                    alle ore 16,00

alla Casa di Spiritualità S.Maria delle Grazie in  VIRGINIOLO               alle ore 16,30

Se vuoi, puoi trovare qui sul nostro sito, suggerimenti per  la riflessione e la preghiera nella RUBRICA  “CELEBRAZIONI”.