1 Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. 2 Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
3 «Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4 Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
5 Beati i miti,
perché erediteranno la terra.
6 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7 Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8 Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9 Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10 Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.13 Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.14 Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, 15 né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. 16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.
Di contrasto, il mondo ci propone ben altre beatitudini.
Prova ad elencarle e vedi se hanno ancora influenza su di te.
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AVVISO
Sabato 28, al Virginiolo, dalle 15.00 alle 17.00: RITIRO SPIRITUALE
Cocluderemo con la celebrazione della Santa Messa
La Sacra Bibbia – Mt5,1-12 (C.E.I., Nuova Riveduta, Nuova Diodati)
NOTA:
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Matteo presenta gl’insegnamenti di Gesù in 5 grandi “discorsi” impartiti da Lui in diverse circostanze e a destinatari diversi. Matteo poi li raggruppa insieme per avere un quadro unitario e completo del Suo insegnamento etico anche per facilitare la predicazione e l’insegnamento della Chiesa.
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Questo primo “DISCORSO” è conosciuto come il “DISCORSO DELLA MONTAGNA” e comprende i capitoli 5, 6 e 7 del Vangelo di Matteo.
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In esso vengono presentate le fondamentali richieste etiche che Gesù rivolge a chi lo vuole seguire.
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Gesù è come un nuovo Mosè: Egli dà al suo nuovo popolo le sue leggi e ad esso affida le sue promesse.
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I due proverbi, in forma di piccole parabole, definiscono la missione dei discepoli di Gesù: sale e luce.
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Come il sale anche i discepoli devono dar sapore, “influire” sul mondo aiutandolo a scoprire il senso della vita. E come il sale preserva dalla corruzione gli alimenti, così essi devono preservare il mondo dalla corruzione mediante la loro buona testimonianza.
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La luce è Cristo e i discepoli sono luce del mondo perché hanno la sua Parola. Essi non devono spengerla ma farla risplendere con la vita.
SECONDO BRANO
(Mt.5,17-19)
17 «Non pensate che io sia venuto ad abrogare la legge o i profeti; io non sono venuto per abrogare, ma per portare a compimento. 18 Perché in verità vi dico: Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure un iota o un solo apice della legge passerà, prima che tutto sia adempiuto. 19 Chi dunque avrà trasgredito uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma colui che li metterà in pratica e li insegnerà, sarà chiamato grande nel regno dei cieli.
Cosa significa per me “radicalismo cristiano”, il seguire il Vangelo “senza commento”?
E’ forse un seguire Gesù oltre le mie forze e con le sole mie capacità?
NOTA:
Gli insegnamenti di Gesù erano così nuovi, rivoluzionari che potevano recare in coloro che li ascoltavano, l’idea di dover disprezzare l’antica legge. Ma Gesù afferma con chiarezza: “Non sono venuto per abolire, ma per dare compimento..” Qual’è il compimento della Legge? Non il suo sminuzzamento concreto in mille e mille eccezioni e “sotto-leggi”, come facevano Scribi e Farisei, ma nell’accettarla nella sua totalità come volonta del Padre: “Avete inteso che fu detto….Ma io vi dico”.
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