29 Gennaio: IV DOMENICA T.O.
LA BEATITUDINE E’ ….
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Celebrazioni nella comunità francescana:
Al Centro di Spiritualità del Virginiolo: ore 16.00 Adorazione eucaristica – Rosario e Vespro – ore 17.00 Santa Messa
Alla Casa Francescana di Campi Bisenzio: ore 11.00 Santa Messa – Adorazione eucaristica e benedizione
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LA PAROLA
Sof.2,3;3,12-13 “Cercate il Signore, voi tutti poveri della terra”
Sal.145 “Beati i poveri in spirito”
1 Cor.1,26-31 “Quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti”
Riporto sinteticamente una riflessione di Padre Raniero Cantalamessa:
“Le Beatitudini che Gesù ci annuncia, sono comprensibili accogliendo non solo la prima parola della frase, il “Beati”, ma anche la seconda parte, il “perché…”. Se uno infatti dicesse: “Se oggi semini…” e non aggiungesse il resto della frase e cioè: “domani raccoglierai”, non capiresti nulla. Così non ha senso, per esempio, sentirci dire “Beati i poveri“.. senza che ci se ne spieghi la ragione : “perché di essi è il regno dei cieli”.
“Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei cieli”
Che significa “povertà” per Gesù? Quale povertà ci conduce alla beatitudine? La povertà materiale come condizione sociale imposta e disumanizzante, che invece va combattuta? Certamente no. E’ la povertà scelta liberamente per il “Regno dei cieli” quella che Gesù dice essere la radice della beatitudine. Questo tesoro, il Regno, è così grande che pur di averlo si vende tutto; è così stabile che non teme tignola o ladri e che non crolla come un granaio costruito in tutta fretta per accumulare raccolti abbondanti; è così eterno che non lo si lascia nemmeno con la morte: il Regno è lo stesso Signore Dio! Coloro che hanno cercato affannosamente la “beatitudine” nei beni terreni, nella fama, nella gloria degli uomini e nel potere, avrebbero voluto possedere tutto ma non hanno goduto di nulla; quelli che hanno fatto così, sono ora caduti anche dai ricordi oppure sono disprezzati per quello che compirono. Sono solo morti. Chi cerca il Regno di Dio, chi si fà povero per acquistarlo, diventa sapiente: sa distinguere tra ciò che passa e ciò che resta e si libera da tante cianfrusaglie che sono la sua mortale zavorra. Ancora: il “povero in spirito”, colui che sceglie una vera semplicità di vita come il poverello d’Assisi, San Francesco, sa apprezzare tutto, trova la gioia del cuore e sa lodare il Signore nelle sue creature!. “Non affannatevi…”-“Guardate i gigli del campo..”-” I Padre vostro sa di che cosa avete bisogno..” – “Chi lascia campi o case (..) per me e per il Regno, avrà cento volte tanto e..” Dunque quello che Gesù ci dice di compiere è una vera rivoluzione della mente e del cuore che conduce a scelte incomprensibili per il “mondo” e che lo sfidano.”
Questa bella riflessione ci porta ancora molte domande sul come “farci poveri”, sull’essere non tanto “per i poveri” ma sull’essere “comunità di poveri”.
Le Beatitudini sono il “ritratto” di Gesù. Il termine di paragone è lo stesso Gesù come lo è stato per Francesco d’Assisi, San Pio e Demarista. E la beatitudine, la gioia che essi hanno testimoniato non è frutto di loro ‘attitudini particolari’ ma dono del suo Spirito: è l’affidarsi allo Spirito Santo Amore che rende simili a Gesù coloro che lo hanno cercato con cuore sincero anche nelle prove gravose del vivere, lo hanno incontrato e a lui solo, umilmente e come figli, si sono affidati. In questo sta la “beatitudine”! Lui è la sola Via, la Verità e la Vita. Santa Teresa d’Avila diceva: “Niente ti turbi, niente ti spaventi: solo Dio basta!”
La nostra condizione di creature è di miserevole povertà ma che però è redenta da Cristo che si fà povero: “Da ricco che era si è fatto povero per noi..”. Siamo un “popolo di poveri ricchissimi” se ci convertiamo alla sapienza della povertà per il Regno dei cieli.
GESU’ SI E’ FATTO POVERO PER NOI…
Le Beatitudini sono il suo “ritratto”
Rileggi le beatitudini e in esse vedi Gesù stesso…
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…povero,
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che piange,
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Gesù mite,
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Gesù che arde per la giustizia,
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Gesù misericordioso,
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Gesù, il Figlio, puro di cuore,
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Gesù portatore di pace,
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Gesù perseguitato, insultato, offeso, deriso, ucciso in croce…
e Gesù che risorge, ascende al Padre e manda su di te lo Spirito Santo perchè anche tu faccia altrettanto…. e ti attende là dove è andato a “prepararti un posto”!
Gesù vuole che le Beatitudini siano anche il nostro “ritratto”….
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Quale testimonianza di vita nella “beatitudine evangelica” hai ricevuto fin’ora che ti spinge a seguirne le orme verso il Regno?
Qual’è la “beatitudine” che stai vivendo più intensamente? E come ne sei testimone in famiglia e nel mondo?
Invoca lo Spirito Santo Amore e abbandonati solo a Lui!
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