2 Febbraio:
PRESENTAZIONE DEL SIGNORE AL TEMPIO
Questa è una delle feste fondamentali della nostra Opera Francescana della Pietà.
Raccomandiamo a tutti di partecipare alla Liturgia:
al Centro di Spiritualità del VIRGINIOLO:
alle ore 10.45 Benedizione delle candele, processione e Messa.
alle 15.30 Adorazione eucaristica
alle 16,30 Vespri e Messa
Alla CASA FRANCESCANA di Campi Bisenzio:
alle 16.00 Adorazione eucaristica
alle 17.00 Benedizione delle candele e Messa
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Dal VI – VII secolo, la Chiesa di Occidente inizia a celebrare questa festa che in Oriente già si celebrava da più di un secolo ed era detta “Festa dell’Incontro”: Simeone trappresenta l’antico Israele che incontra l’Atteso, il Messia Salvatore.
Papa Sergio I (VIII sec.) di origine orientale, fece tradurre in latino i canti greci per adottarli per la processione delle candele che si celebrava a Roma (in opposizione alle “lustrazioni” pagane).
La festa della presentazione al Tempio che ci viene presentata da Luca, fà parte dei “Vangeli dell’Infanzia di Gesù” e può essere considerata l’ultimo momento delle feste di Natale-Epifania.
I tre momenti del racconto sono: la CIRCONCISIONE e il “riscatto” (v.21), la PRESENTAZIONE (v.22-38) e il RITORNO in Galilea (39-40)
Il “protagonista” di tutto l’evento, è lo SPIRITO SANTO.
. La Famiglia di Gesù si sottomette in tutto alla Legge...Il riscatto che ora viene pagato dai genitori di Gesù in ricordo dell’Esodo dalla schiavitù dell’Egitto, sarà da Lui stesso pagato con la morte in croce per ricondurre tutta l’umanità fuori dal buio della schiavitù del peccato e dal nulla della morte.
. Al bambino viene dato un NOME: GESU’ = DIO SALVA. E’ così che Egli entra in relazione con gli uomini: come il Salvatore per volontà di Dio Padre e lo Spirito Santo.
. SIMEONE è tutto l’Israele di Dio e tutti noi che incontriamo l’ATTESO e la sua pace.
. Anche ANNA, la “povera”, la piccola, l’insignificante vedova agli occhi degli uomini, riceve il “soffio” dalle labbra del Cristo: chi è come lei sa vedere la presenza di salvezza di Dio nella storia.
. ” Cresceva e si fortificava..” E’ l’azione dello Spirito Santo su di Lui: inizia una nuova epifania che affiorerà già “fra i Dottori nel Tempio “(Lc.2,41-52)
Dai Discorsi di San SOFRONIO, Vescovo
“Noi tutti che celebriamo e veneriamo con intima partecipazione il mistero dell’incontro del Signore, corriamo e muoviamoci insieme in fervore di spirito incontro a lui. Nessuno se ne sottragga, nessuno si rifiuti di portare la sua fiaccola. Accresciamo anzi lo splendore dei ceri per significare il divino fulgore di lui che si sta avvicinando e grazie al quale ogni cosa risplende, dopo che l’abbondanza della luce eterna ha dissipato le tenebre della caligine. Ma le nostre lampade esprimano soprattutto la luminosità dell’anima, con la quale dobbiamo andare incontro a Cristo. Come infatti la Madre di Dio e Vergine intatta portò sulle braccia la vera luce e si avvicinò a coloro che giacevano nelle tenebre, così anche noi, illuminati dal suo chiarore e stringendo tra le mani la luce che risplende dinanzi e tutti, dobbiamo affrettarci verso colui che è la vera luce.
La luce venne nel mondo (cfr. Gv 1, 9) e, dissipate le tenebre che lo avvolgevano, lo illuminò. Ci visitò colui che sorge dall’alto (cfr. Lc 1, 78) e rifulse a quanti giacevano nelle tenebre. Per questo anche noi dobbiamo ora camminare stringendo le fiaccole e correre portando le luci. Così indicheremo che a noi rifulse la luce, e rappresenteremo lo splendore divino di cui siamo messaggeri. Per questo corriamo tutti incontro a Dio. Ecco il significato del mistero odierno.
La luce vera che illumina ogni uomo che viene in questo mondo (cfr. Gv 1, 9) è venuta. Tutti dunque, o fratelli, siamone illuminati, tutti brilliamo. Nessuno resti escluso da questo splendore, nessuno si ostini a rimanere immerso nel buio. Ma avanziamo tutti raggianti e illuminati verso di lui. Riceviamo esultanti nell’animo, col vecchio Simeone, la luce sfolgorante ed eterna. Innalziamo canti di ringraziamento al Padre della luce, che mandò la luce vera, e dissipò ogni tenebra, e rese noi tutti luminosi. La salvezza di Dio, infatti, preparata dinanzi a tutti i popoli e manifestata a gloria di noi, nuovo Israele, grazie a lui, la vedemmo anche noi e subito fummo liberati dall’antica e tenebrosa colpa, appunto come Simeone, veduto il Cristo, fu sciolto dai legami della vita presente.
Anche noi, abbracciando con la fede il Cristo che viene da Betlemme, divenimmo da pagani popolo di Dio. Egli, infatti, è la salvezza di Dio Padre. Vedemmo con gli occhi il Dio fatto carne. E proprio per aver visto il Dio presente fra noi ed averlo accolto con le braccia dello spirito, ci chiamiamo nuovo Israele. Noi onoriamo questa presenza nelle celebrazioni anniversarie, né sarà ormai possibile dimenticarcene”
BENEDIZIONE DELLE CANDELE E PROCESSIONE
Mentre si accendono le candele, si canta l’antifona:“Il Signore nostro Dio verrà con potenza,e illuminerà il suo popolo”. Alleluia.Fratelli carissimi,sono passati quaranta giorni dalla solennità del Natale. Anche oggi la Chiesa è in festa, celebrando il giorno in cui Maria e Giuseppe presentarono Gesù al tempio. Con quel rito il Signore si assoggettava alle prescrizioni della legge antica, ma in realtà veniva incontro al suo popolo, che l’attendeva nella fede.Guidati dallo Spirito Santo, vennero nel tempio i santi vegliardi Simeone e Anna; illuminati dallo stesso Spirito riconobbero il Signore e pieni di gioia gli resero testimonianza.Anche noi qui riuniti dallo Spirito Santo andiamo incontro al Cristo nella casa di Dio, dove lo troveremo e lo riconosceremo nello spezzare il pane, nell’attesa che egli venga e si manifesti nella sua gloria.
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CollettaDio onnipotente ed eterno, guarda i tuoi fedeli riuniti nella festa della Presentazione al tempio del tuo unico Figlio fatto uomo, e concedi anche a noi di essere presentati a te pienamente rinnovati nello Spirito. Per il nostro Signore..LITURGIA DELLA PAROLAPrima Lettura Ml 3,1-4“Entrerà nel suo tempio il Signore, che voi cercate”Dal libro del profeta MalachìaCosì dice il Signore Dio:
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