1 MARZO – MERCOLEDI’ DELLE “CENERI”
Con il Mercoledì delle Ceneri inizia la Quaresima, il periodo che precede la Pasqua, ed è giorno di digiuno e astinenza dalle carni, astensione che la Chiesa richiede per tutti i venerdì dell’anno ma che negli ultimi decenni è stato ridotta ai soli venerdì di Quaresima. L’altro giorno di digiuno e astinenza è previsto il Venerdì Santo.
«Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris», ovvero:
«Ricordati uomo, che polvere sei e polvere ritornerai». Queste parole compaiono in Genesi 3,19 allorché Dio, dopo il peccato originale, cacciando Adamo dal giardino dell’Eden lo condanna alla fatica del lavoro e alla morte: «Con il sudore della fronte mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!». Questa frase veniva recitata il giorno delle Ceneri quando il sacerdote imponeva le ceneri – ottenute bruciando i rami d’ulivo benedetti la domenica delle Palme dell’anno precedente – ai fedeli. Dopo la riforma liturgica, seguita al Concilio Vaticano II, la frase è stata mutata con la locuzione: «Convertitevi e credete al Vangelo» (Mc 1,15) che esprime, oltre a quello penitenziale, l’aspetto positivo della Quaresima che è tempo di conversione, preghiera assidua e ritorno a Dio.
L’origine di questa celebrazione
La celebrazione delle Ceneri nasce a motivo della celebrazione pubblica della penitenza, costituiva infatti il rito che dava inizio al cammino di penitenza dei fedeli che sarebbero stati assolti dai loro peccati la mattina del Giovedì Santo. Dal punto di vista liturgico, le ceneri possono essere imposte in tutte le celebrazioni eucaristiche del mercoledì ma, avvertono i liturgisti, è opportuno indicare una celebrazione comunitaria “privilegiata” nella quale sia posta ancor più in evidenza la dimensione ecclesiale del cammino di conversione che si sta iniziando.
Il digiuno è importante per tutte le religioni: i musulmani celebrano il mese di Ramadan, gli ebrei il kippur e i cristiani la Quaresima..
Qual è il significato biblico del segno delle ceneri?
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La teologia biblica rivela un duplice significato dell’uso delle ceneri:
Anzitutto sono segno della debole e fragile condizione dell’uomo. Abramo rivolgendosi a Dio dice: “Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere…” (Gen 18,27). Giobbe riconoscendo il limite profondo della propria esistenza, con senso di estrema prostrazione, afferma: “Mi ha gettato nel fango: son diventato polvere e cenere” (Gb 30,19). In tanti altri passi biblici può essere riscontrata questa dimensione precaria dell’uomo simboleggiata dalla cenere (Sap 2,3; Sir 10,9;
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Ma la cenere è anche il segno esterno di colui che si pente del proprio agire malvagio e decide di compiere un rinnovato cammino verso il Signore. Particolarmente noto è il testo biblico della conversione degli abitanti di Ninive a motivo della predicazione di Giona: “I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, dal più grande al più piccolo. Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere” (Gio 3,5-9). Anche Giuditta invita tutto il popolo a fare penitenza affinché Dio intervenga a liberarlo: “Ogni uomo o donna israelita e i fanciulli che abitavano in Gerusalemme si prostrarono davanti al tempio e cosparsero il capo di cenere e, vestiti di sacco, alzarono le mani davanti al Signore” (Gdt 4,11).
Iniziamo dunque, il tempo favorevole della Quaresima con questo piccolo segno di umiltà riconoscendo la nostra debole e fragile condizione umana e,nel segreto del cuore, diamo spazio alla preghiera e alla penitenza per la carità.
LA PAROLA del Mercoledì delle Ceneri:
Gioele 2,12-18 “Laceratevi il cuore e non le vesti..”
2Cor.5,20-6,2 “Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. (…) Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!”
Mt.6,1-6.16-18 “Il Padre tuo che vede nel segreto ti riconpenserà”
PREGHIAMO:
O Dio nostro Padre, concedi al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza, il combattimento contro lo spirito del male AMEN
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Prima di tutto, facciamo sintesi circa il dono che il Signore ci ha fatto con la sua Parola nelle prime Domeniche del Tempo Ordinario appena trascorse:
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“Signore Gesù, tu sei la Parola per credere che Dio si è mescolato con la nostra storia”
In queste prime Domenica del Tempo Ordinario, abbiamo fatto passi precisi
per “riconoscere” Colui che è venuto e si è manifestato al mondo come il Salvatore:
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Eccolo: Egli è “l’Agnello di Dio” che libera e salva (II Domenica).
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Vedi: egli passa tra noi e ci chiama a stabilire un profondo rapporto con lui (III Domenica).
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Beato, ci chiama alla “beatitudine” trovando in lui il modello e la grazia della sequela (IV)
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Camminando in lui, nella stupenda novità di vita del suo Vangelo, per grazia noi diventiamo “sale e luce” (V)
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L’accogliere il suo Vangelo, ci svela nel profondo, ci trasforma e ci mette in relazione nuova con lui e con gli altri (VI)
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La Parola di Verità mette in evidenza la salvezza che ci è stata donata e ci fa, passo passo, più umili e decisi cercatori della bellezza di essere “figli di Dio” (VII)
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Seguendolo, noi siamo sempre più abbandonati e liberi: “Non preoccupatevi”..(VIII)
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In lui noi fondiamo
la nostra realtà e la nostra bellezza:
egli è la nostra ancora di salvezza,
la nostra roccia. (IX)
E’ un primo percorso,
che abbiamo avuto la grazia di fare
nel seguire il nostro Maestro e Salvatore.
Lo abbiamo accolto nel cuore e, soprattutto, abbiamo trasformato in azione quanto ci ha “dato”?
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LA PAROLA NEL TEMPO di QUARESIMA (A)
La Quaresima aiuta a scoprire che non si è mai raggiunto il traguardo….
INVITI AL CAMBIAMENTO
che il Signore ci dona in questo tempo favorevole della Quaresima:
“NON di SOLO PANE”…
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Il primo invito è ad accogliere una Parola nuova che vince il male e che crea fraternità e condivisione, tanto da trasformare la vita (I Domenica)
“NON TEMETE”
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Il secondo invito va diritto al cuore delle paure che tutti incontriamo nel viaggio della vita. “Non temere ciò che non conosci…!” (II Domenica)
“DAMMI DA BERE”
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Se sperimentiamo la sete.. dobbiamo andare alla sorgete! (IIIDomenica)
“GUARDO IL CUORE”
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Se vuoi farti nuovo, devi togliere tutto. Lo fai accogliendo una luce che penetra ogni angolo di te: Gesù che “guarda il tuo cuore” (IV Domenica)
DIO DAVANTI ALLA MORTE..
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“Vieni fuori”! E’ l’invito conclusivo del cammino quaresimale, che ci fà comprendere che più forte della morte è l’amore! (V Domenica)
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5 MARZO PRIMA DOMENICA di QUARESIMA
LA PAROLA di questa Domenica:
Gen.2,7-9; 3,1-7
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Il racconto di Genesi, ci mette davanti la radice e la fonte di ogni male nella vita dell’umanità e nel cosmo stesso: l’istinto irresistibile del dominio, del desiderio dell’uomo di divinizzarsi e del misero fallimento di questo tentativo indotto dal Maligno.
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E’ una spinta, quella del potere, che da sempre corrompe l’uomo. E’ un contagio infinito che giunge fino a noi. Si presenta, a volte, dietro fini ragionamenti, ammantato dall’ “esigenza di verità, oppure dal “dovere di fermare il male” …ma solo per sostituirsi ad un potere con il proprio! Il fallimento è, prima o poi, ugualmente inesorabile: “E si accorsero di essere nudi!”.
Rom.5,12-19
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San Paolo (II lettura) è convinto che si può interrompere questo infinito contagio: con la costruzione di un’altra giustizia. Se il peccato ha avuto inizio con la cacciata di Adamo, è però iniziata, fino da quel momento, iniziava la storia di redenzione ed il cammino del ritorno al Paradiso. In Cristo si diventa creature nuove e tutto ciò che è vecchio, è passato.
Mt.4,1-11
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E’ Gesù che toglie il potere al male. Nell’incontro con Satana, il Signore dà corpo al cammino del ritorno: dal “potere ” illusorio e bugiardo, al “dono totale”: la potenza del Dono riduce all’inconsistenza ed al ridicolo, le potenze del possesso! E se il male vuol distruggere l’unità e la pace portando via, da cuore dell’uomo, la Parola di Dio che si è fatto Dono, Gesù ne afferma invece la potenza e la verità: è la Parola la fonte di forza, di unità e il superamento di ogni male. Anche la morte, ultimo nemico è vinto dalla Parola incarnata, da Cristo-Dono di redenzione per tutta l’umanità.
LE TENTAZIONI:
Prima tentazione: “Sta scritto: non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”…”
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Lo scopo della vita, nel cammino verso il ritorno al Paradiso, non sono i soldi o il benessere mai pienamente appagante! Saremo sempre agitati, scontenti, stanchi finché non avremo trovato Te, che sei Amore, carità, fonte vera della gioia.
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Dobbiamo affrontare questo nostro modo di vivere e farci correggere dalla Parola! Siamo arrivati ad un materialismo così totalizzante che ci ha resi suoi schiavi.
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Anche nell’educazione dei figli abbiamo scelto “le cose”: moltiplicando le soddisfazioni e i divertimenti, non abbiamo fatto altro che renderli inquieti e deboli. Li abbiamo sommersi di “roba” senza trasmettere alcun valore; questo li ha portati fino alla ribellione e…alla crudeltà! Lo vediamo ogni giorno..
Seconda tentazione: “..Se sei figlio di Dio, gettati giù, perché sta scritto: Ai suoi Angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani…”
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Ecco di nuovo l’orgoglio insaziabile e la pretesa di fare ed avere presto e bene, senza attendere, senza fatica, dei risultati eclatanti, immediati e spettacolari!
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Noi vorremmo che la nostra piccola realtà cambiasse in un attimo, che il nostro lavoro o il nostro impegno, avesse risultati subito, che i nostri sacrifici producessere frutti immediati! Non è così! Bisogna avere la forza dell’attesa. L’attesa produce pazienza! La pazienza richiede sacrificio! Il sacrificio richiede fede! Questa è la strada di Dio, la strada del “piccolo seme”…
Terza tentazione: “Tutte queste cose io ti darò, se prostrandoti, mi adorerai” “Vattene Satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto”
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E’un assurdo! Ma l’orgoglio umano si muove proprio nella bugia dell’assurdo. A volte, per orgoglio, si sacrificano anche le cose o i valori più cari: anche l’amore, le amicizie, i legami veri! Li mandiamo in frantumi per il puntiglio dell’ orgoglio…….
“Vatte Satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto”
Il Signore vince Satana con la supremazia dell’unità amorosa con Dio Padre, il quale non è un padrone che ci rende schiavi; se seguiamo la sua Parola, ci rende figli! Questa unità d’amore si spande su tutti gli uomini, mediante Cristo morto e risorto, e li fa figli e fratelli che si servono gli uni gli altri.
Lavando i piedi ai suoi all’ultima cena, e chiedendo loro di fare reciprocamente altrettanto, Gesù esemplifica tutto questo e dimostra che la grandezza del discepolo si misura soltanto in termini di amore, di dono e di servizio. Questa è la vittoria! E questo sarà il giudizio: “Avevo fame e mi hai dato da mangiare..”
CELEBRAZIONI NELL’OPERA FRANCESCANA DELLA PIETA’
Alla Cappella Cuore Immacolato di Maria
alla Casa Francescana di Campi Bisenzio:
Mercoledì delle Ceneri: ore 16,30 Via Crucis
ore 17,00 Santa Messa e imposizione delle Ceneri
Domenica 5 Marzo: ore 11,00 Santa Messa. Segue breve Adorazione Eucaristica e benedizione.
Al Centro di Spiritualità
S.Maria delle Grazie in Virginiolo:
Mercoledì delle Ceneri: ore 16,00 Adorazione Eucaristica
ore 17,00 Santa Messa e imposizione delle Ceneri
Domenica 5 Marzo: ore 16 “Via Crucis”- Preghiera del Vespro
ore 17,30 Santa Messa