24 DICEMBRE

IV DOMENICA DI AVVENTO (B)

Immacollata Filippo Lippi

CELEBRIAMO INSIEME IL NATALE

orme sulla neve

A CAMPI BISENZIO:

Casa Fr.Chiesa

DOMENICA 24

ore 11,00 Santa Messa. Segue breve Esposizione del SS.Sacramento. Benedizione dei Bambinelli per i presepi familiari. Festa per piccoli e adulti ed invito a tenere viva la  bella tradizione francescana del PRESEPIO. 

LUNEDI’ 25: SANTO NATALE

ore 11,00 Santa Messa e bacio di Gesù Bamnino

ore 17,00 Santa Messa e bacio di Gesù Bambino

MARTEDI’ 26: SANTO STEFANO

ore 16,00 Esposizione, Rosario e Benedizione eucaristica

ore 17,00 Santa Messa

DOMENICA 31

ore 11,00 Santa Messa. Esposizione eucaristica e benedizione

Pomeriggio: PELLEGRINAGGIO al VIRGINIOLO

LUNEDI’ 1 GENNAIO 2018

ore 11,00 Santa Messa. Esposizione e benedizione eucaristica

Pomeriggio: PELLEGRINAGGIO AL VIRGINIOLO

AL VIRGINIOLO:

virginiolo festa di cristo re

DOMENICA 24: Vigilia di Natale

ore 16,00 Adorazione eucaristica. Vespro . Novena di Natale

ore 17,00 Santa Messa – Benedizione dei Bambinelli del Presepio in famiglia

LUNEDI’ 25: SANTO NATALE

ore 16,00 Adorazione eucaristica. Roisario e Vespro

ore 17,00 Santa Messa di Natale . Bacio di Gesù Bambino

MARTEDI’ 26: Santo Stefano

ore 16, esposizione eucaristica e benedizione.

ore 17,00 Santa Messa

DOMENICA 31: FESTA DELLA SACRA FAMIGLIA

ore 16,00 Adorazione eucaristica . Rosario e Vespro

ore 17,00 Santa Messa. Tutti gli sposi rinnoveranno le Promesse Matrimoniali. Benedizione dei bambini e bacio di Gesù Bambino

LUNEDI’ 1 GENNAIO 2018: MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO. E’ la giornata mondiale della Pace

ore 16,00 Adorazione eucaristica. Rosario e Vespro

ore 17,00 Santa Messa e preghiera per la pace.

A TUTTI AUGURI DI PACE E BENE!

Gesù Bambino

“PER LE PROSSIME FESTE DI GESU’ BAMBINO

VI AUGURO CHE IL VOSTRO CUORE

SIA LA SUA CULLA FIORITA,

NELLA QUALE EGLI POSSA ADAGIARSI” 

(San Pio da Pietrelcina)

Demarista Parretti a1 (2)

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LA PAROLA

2 Samuele 7,1-5.8b-12.14a.16

Il re Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici all’intorno, disse al profeta Natan: «Vedi, io abito in una casa di cedro, mentre l’arca di Dio sta sotto i teli di una tenda». Natan rispose al re: «Va’, fa’ quanto hai in cuor tuo, perché il Signore è con te».
Ma quella stessa notte fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va’ e di’ al mio servo Davide: “Così dice il Signore: Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa.
Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio.
La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a me, il tuo trono sarà reso stabile per sempre”».

re-davide

Dal Salmo 88

Canterò per sempre l’amore del Signore.

Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono».

«Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza”.
Gli conserverò sempre il mio amore,
la mia alleanza gli sarà fedele».

Romani 16,25-27

Fratelli,  a colui che ha il potere di confermarvi nel mio vangelo, che annuncia Gesù Cristo, secondo la rivelazione del mistero,  avvolto nel silenzio per secoli eterni, ma
ora manifestato mediante le scritture dei Profeti, per ordine dell’eterno Dio, annunciato a tutte le genti perché giungano all’obbedienza della fede, a Dio, che solo
è sapiente, per mezzo di Gesù Cristo, la gloria nei secoli. Amen.

Luca 1,26-38
annunciazione

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei. 

 

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PER MEDITARE con i Padri della Chiesa

“Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco. concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo. (Lc 1,15) ‑Anche di Giovanni l’angelo aveva detto: Sarà grande davanti al Signore! Ma il Battista sarebbe stato grande come uomo, mentre il Figlio di Maria lo sarà al modo di Dio, secondo quel che dice il salmo: Grande è il Signore e degno di ogni lode, la sua grandezza non si può misurare. (Sal 144,3)

Il Signore stesso dette testimonianza della grandezza di Giovanni, dicendo di lui: Tra i nati di donna non c’è nessuno più grande di Giovanni. Tuttavia, Gesù aggiunge: Il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. (Lc 7,28)

Giovanni è grande, ma alla presenza del Signore. Poiché non bevve né vino né bevanda inebriante, può ben raccogliere il merito dall’astinenza, non avendo nessun potere per natura. Cristo, al contrario, mangiò e bevve con i pubblicani e i peccatori, giacché per natura aveva il potere di rimettere i peccati. Perché dunque egli avrebbe evitato di frequentare coloro che poteva rendere migliori degli asceti?

Giovanni è grande, ma la sua grandezza ha un principio e una fine; invece il Signore Gesù è insieme principio e fine, primo e ultimo. Non esiste nulla prima di questo primo, nulla oltre quest’ultimo.

Il Signore Gesù è davvero grande, come l’angelo annunziò a Maria. La potenza di Dio, infatti, si estende all’infinito, la grandezza della sua natura non ha confini. La Trinità non ha limiti né frontiere, non conosce misure o dimensioni di sorta. Non la racchiude nessuno spazio, nessun pensiero la circoscrive, non c’è calcolo che possa valutarla o un’epoca che possa mutarla.

Il Signore Gesù dette sì, una certa grandezza a qualche uomo il cui messaggio apparve su tutta la terra e la cui parola giunse ai confini del mondo. Ma la loro voce non è arrivata ai confini dell’universo né al di là dei cieli; invece del Figlio di Dio sta scritto: Per mezzo di lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili. Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui. (Col 1,16.17)

Contempla il cielo e vi troverai Gesù; guarda la terra, Gesù vi è presente. Se sali in cielo o scendi negli inferi grazie alla parola, vi troverai Gesù. Infatti Gesù è presente sia in cielo che sotto terra. Adesso, in questo stesso istante in cui sto parlando, Gesù è qui con me.

Non era facile conoscere il mistero nascosto da secoli in Dio, mistero che nemmeno le potenze celesti riuscirono a sapere. E tuttavia Maria non negò la sua fede, non si sottrasse al compito, ma dette l’assenso della sua volontà e promise i suoi servigi. Difatti quando domanda come ciò potrà avvenire, non mette in dubbio la parola dell’angelo, ma si informa in quale maniera essa si realizzerà.

Quant’è più misurata questa risposta che non le parole di Zaccaria! Mentre Maria domanda in che modo sarà possibile l’annunzio ricevuto, Zaccaria risponde: Come posso conoscere questo? Maria tratta già dell’affare,  Zaccaria dubita ancora dell’annunzio. Dichiarando di non sapere, egli dimostra di non credere e sembra volere ancora un altro garante per la sua fede. Maria, al contrario, si dichiara pronta e non dubita che debba avverarsi ciò che pur domanda in che modo si compirà. Leggiamo infatti: Come è possibile? Non conosco uomo.

Per credere a un parto così incredibile e inaudito occorreva che Maria lo udisse chiaramente proclamare. Una vergine che dà alla luce un figlio è il suggello di un mistero divino, non umano. Maria aveva letto nel profeta Isaia: Il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio. (Is 7,14) Maria credeva gia al compimento della profezia, ma non conosceva in che modo si sarebbe avverata, perché ciò non era stato rivelato nemmeno a un profeta importante come Isaia. Infatti l’annuncio di un tale mistero poteva proferirlo soltanto la bocca di un angelo.

Oggi si ascoltano per la prima volta le parole: Lo Spirito Santo scenderà su di te. Appena Maria ascolta questa parola così nuova, vi crede. Perciò risponde: Eccomi, sono la serva del Signore. Avvenga di me quello che hai detto. Notate l’umiltà e la dedizione di Maria: mentre viene scelta per madre, si dichiara serva del Signore e non si lascia esaltare dall’improvvisa promessa. Non rivendica nessun privilegio, che pur le viene da un dono così grande, ma semplicemente dice che compirà quanto le viene comandato.

Era necessario che Maria desse prova di umiltà, poiché doveva mettere al mondo colui che è mite e umile per eccellenza. Notiamo ancora la sua obbedienza e il suo desiderio. Dicendo: Eccomi, sono la serva del Signore, ella si mostra pronta a servire; e dicendo: Avvenga di me quello che hai detto, esprime a che cosa ella anela.” (Sant’Ambrogio, Vescovo)

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MARIA SALUS POPULI

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PREGHIAMO

Vergine dell’Annunciazione, rendici , ti preghiamo beati nella speranza, insegnaci la vigilanza del cuore,

donaci l’amore premuroso della sposa, la perseveranza dell’attesa,la fortezza della croce.

Dilata il nostro spirito perché nella trepidazione dell’incontro definitivo

troviamo il coraggio di rinunciareai nostri piccoli orizzonti

per anticipare, in noi e negli altri,la tenera e intima familiarità di Dio.

Ottienici, Madre, la gioia di gridare con tutta la nostra vita:

“Vieni, Signore Gesù, vieni, Signore

che sei risorto, Vieni nel tuo giorno senza tramonto per mostrarci finalmente e per sempre il tuo volto”.

 

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 LA QUARTA CANDELA DI AVVENTO

corona di avvento

 “Accendendo questa quarta candela, nell’ultima Domenica di Avvento, pensiamo a Lei, la Vergine, tua e nostra madre.

Nessuno ti attese, o Gesù, con maggiore trepidazione, con maggiore tenerezza, con più amore del suo. Nessuno ti accolse con più gioia.

Tu sbocciasti in Lei, come il chicco di grano germoglia nel solco. Nelle sue braccia trovasti la culla più bella.

Anche noi vogliamo prepararci così: nella fede, nell’amore, nel lavoro di ognbi giorno.

VIENI PRESTO, SIGNORE! VIENI A SALVARCI