Domenica 28 Maggio
ASCENSIONE DEL SIGNORE
“Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt.28,20
PROGRAMMA al VIRGINIOLO:
ore 11,00 S.MESSA all’altare della Croce
ore 14,30 Adorazione dell’Eucarestia e Vespri
ore 15,30 PROCESSIONE EUCARISTICA
ore 17,30 S.MESSA nella Cappella S.Maria delle
La Comunità “Opera Francescana della Pietà”, invita tutti i fedeli a partecipare. PACE e BENE
“…e avranno grazia su grazia, purché lo vogliano”
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Come sapete, è uno dei giorni di festa fondamentali della nostra Opera Francescana e del Virginiolo in particolare: il Signore ha promesso a Demarista che in tali feste, Lui sarà “particolarmente presente in mezzo al suo gregge”. E’ quindi necessaria la nostra gioiosa e raccolta presenza come filiale risposta, ma anche più intensa sia la preghiera di ringraziamento, di lode e di richiesta. NON MANCHIAMO!
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Inno per la festa dell’Ascensione
Eterno, Altissimo Signore,
che hai redento il mondo;
tu, distrutto il regno della morte,
hai fatto trionfar la grazia.
Alla destra del Padre tu sali,
o Gesù, quale giudice tu siedi;
non dalla terra, ma dal ciel tu hai
ricevuto ogni tuo potere.
Tu sali per accogliere l’omaggio
del mondo triplice creato,
celeste, terrestre ed infernale,
che, sottomesso, a te il ginocchio piega.
Tremano gli angeli vedendo
la sorte capovolta dei mortali:
pecca l’uomo, redime l’Uomo;
regna Dio, l’Uomo Dio.
Nostra gioia sii tu che in ciel n’attendi
per farti premio a noi; tu che governi
con la destra la macchina del mondo
tu che oltrepassi ogni mondana gioia.
Quaggiù rimasti, noi ti supplichiamo,
le nostre colpe nell’oblio perdona,
in alto i cuori verso te solleva
porgi l’aiuto di tua superna grazia.
Sicché quando improvviso tornerai
giudice sulle nubi luminoso,
le meritate pene allontanate,
le perdute corone a noi ridar tu possa.
A te, Signor, sia gloria
risorto dalle strette della morte,
e al Padre, e al Santo Spirito,
ora e nei secoli perenni. Amen.
“Oggi, come avete sentito, fratelli, Nostro Signore Gesù Cristo è salito in cielo: salga con lui anche il nostro cuore. Ascoltiamo l’Apostolo che dice: Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra (Col 3,1-2). Infatti, come egli è salito [in cielo] e non si è allontanato da noi, così anche noi siamo già lassù con lui, sebbene nel nostro corpo non sia ancora accaduto ciò che ci viene promesso. Egli ormai è stato innalzato sopra i cieli. In verità, non dobbiamo disperare di raggiungere la perfetta ed angelica dimora celeste, per il fatto che egli ha detto: Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell’uomo che è disceso dal cielo (Gv 3,13). Ma ciò è stato detto perché siamo uniti a lui: egli è infatti il nostro capo e noi il suo corpo. Se, quindi, egli sale in cielo, noi non ci separiamo da lui. Colui che è disceso dal cielo non ci nega il cielo; ma in un certo modo ci dice: “Siate le mie membra, se volete salire in cielo”. Dunque fortifichiamoci intanto in ciò che più desideriamo vivamente. Meditiamo in terra ciò che ci aspettiamo [di trovare] nei cieli. Allora ci spoglieremo della carne mortale, ora spogliamoci dell’uomo vecchio. Un corpo leggero si alzerà nell’alto dei cieli, se il peso dei peccati non opprimerà lo spirito.”
(Agostino, Sermo 263, 2)
PREGHIERA PER L’ ASCENSIONE di GESU’
La tua ascensione al cielo, Signore, mi colma di gioia perché è finito per me il tempo di stare a guardare ciò che fai e comincia il tempo del mio impegno.
Ciò che mi hai affidato, rompe il guscio del mio individualismo e del mio stare a guardare
facendomi sentire responsabile in prima persona della salvezza del mondo.
A me, Signore, hai affidato il tuo Vangelo, perché lo annunciassi su tutte le strade del mondo.
Dammi la forza della fede, come ebbero i tuoi primi apostoli,
così che non mi vinca il timore, non mi fermino le difficoltà,
non mi avvilisca l’incomprensione, ma sempre e dovunque, io sia tua lieta notizia,
rivelatore del tuo amore, come lo sono i martiri e i santi nella storia di tutti i popoli del mondo.
La festa.
Nei primi tre secoli, la Chiesa celebrava l’Ascensione del Signore insieme con la solennità della Pentecoste. Nel giorno della Pentecoste, nel pomeriggio, i fedeli si recavano al Monte degli Ulivi dove, nella chiesa che ricordava l’Ascensione del Signore, ascoltavano brani della Sacra Scrittura relativi all’Ascensione, e si cantavano le antifone e gl’inni. Nella seconda metà del IV secolo l’Ascensione del Signore costituisce già una festa a parte e viene celebrata quaranta giorni dopo la Risurrezione.
Senso biblico del termine ‘Ascensione’
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